“Valter Malosti mette in scena “Il misantropo” di Moliere in modo del tutto inedito e contemporaneo, esaltando il rapporto nevrotico e insano del protagonista Alceste con il mondo femminile”, comincia la presentazione del nuovo spettacolo in programma al Fabbricone da giovedì 13 a domenica 16 febbraio.
“Il testo – spiega la nota – viene messo a reazione con un altro grande capolavoro: quel “Don Giovanni” di cui “Il Misantropo” diventa la tavola rovesciata e complementare, l’immaginario prologo della dissoluzione. Lo spettacolo diventa così un lucido saggio sul desiderio e l’impossibilità di esaudirlo, sul conflitto tra uomo e donna, uomo e società, uomo e cosmo, una commedia tragica venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, in cui emergono le nevrosi, i tradimenti e i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso. Ma questo capolavoro è allo stesso tempo anche il dramma di un essere inadeguato alla realtà, l’allucinata tragedia di un uomo ridicolo, che si scontra con un femminile complesso e modernissimo, rappresentato dalle tre donne in scena, una sorta di misteriosa trinità – l’esplosiva Anna Della Rosa-Celimène, mangiatrice di uomini e di soldi, in total black, da mantide religiosa o tarantola velenosa, alla quale fa da contraltare l’effervescente Sara Bertelà-Arsino, capace di destreggiarsi tra morale e interesse personale, e una Eliante cantante, Roberta Lanave, lancinante e sgargiante, in scena con Edoardo Ribatto, Paolo Giangrasso, Matteo Baiardi e Marcello Spinetta”.
Biglietti da 15 a 28 euro. Spettacoli 20,45 feriali, 19,30 sabato, 16,30 domenica.