Potrete sentirla parlare dal vivo tra poche ore, alle 16 ai microfoni di Fahrenheit, trasmissione cult di Radio 3. Silvia Giagnoni, pratese di nascita ma ormai americana d’adozione, parlerà di “Oltre la siepe – Alla ricerca di Harper Lee”, il saggio appena pubblicato dalle Edizioni dell’Asino dove racconta il suo viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato “Il buio oltre la siepe” (To kill a mockingbird, 1960) della scrittrice Harper Lee.
“Il buio oltre la siepe“, che racconta l’America degli anni ’30, è uno dei romanzi fondamentali per comprendere il fenomeno della segregazione razziale e del razzismo americano.
Un romanzo dirompente, talmente fondamentale nella cultura americana, e non solo in quella americana, che è valso alla scrittrice il più importante riconoscimento civile statunitense, la medaglia presidenziale della libertà.
“Oltre la siepe – Alla ricerca di Harper Lee” verrà presentato a Roma oggi pomeriggio alle 19,30, alla libreria Minimum Fax, dove l’autrice sarà affiancata dalla traduttrice e giornalista Tiziana Lo Porto.
Giovedì 19 settembre invece, Silvia Giagnoni sarà a Pistoia, allo Spazio di via dell’Ospizio.
Silvia Giagnoni è nata a Prato nel 1977 e da dieci anni circa vive in America, dove nel 2007 ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi Comparati alla Florida Atlantic University. La permanenza in Florida le ha ispirato “Fields of Resistance. The Struggle of Florida’s Farmworkers for Justice” (Haymarket Books 2011), un reportage narrativo sulle lotte per i diritti dei braccianti di Immokalee (Florida) considerata “la capitale americana del pomodoro”.
Adesso insegna presso il Dipartimento di Comunicazione e Arti Drammatiche dell’Università di Auburn a Montgomery in Alabama, dove vive da cinque anni. Sta completando un libro-inchiesta sui nuovi immigrati e l’assetto sociale e culturale dello stato del sud degli Stati Uniti. Oltre la siepe. Alla ricerca di Harper Lee (Edizioni dell’Asino 2013) è apparso a puntate sui numeri 52-55 di “Nuovi Argomenti”.
Nel 1963 l’adattamento cinematografico di “To Kill a mockingbird” (Uccidere un usignolo), interpretato da Gregory Peck, conquistò tre premi oscar, contribuendo in modo decisivo alla sua fama.