Sabato 27 e domenica 28 marzo il Castello dell’Imperatore si illuminerà di giallo per sostenere la manifestazione “Facciamo luce sull’endometriosi” dell’associazione Anedo (Associazione italiana per il dolore pelvico e l’endometriosi).
«L’endometriosi è una malattia invalidante e molto diffusa che colpisce oltre 3 milioni di donne – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi – una patologia cronica e infiammatoria che condiziona la vita personale oltre che lavorativa di molte donne che spesso, a causa dell’impossibilità di poter lavorare, perdono il loro impiego. È importante per noi come amministrazione concedere questo patrocinio e partecipare a questa iniziativa per testimoniare la nostra vicinanza alle donne coinvolte».
“In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva – si legge sul sito del Ministero della Salute – la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna”.
“L’endometriosi è inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, negli stadi clinici più avanzati. Oltre al dolore, l’endometriosi è causa di sub-fertilità o infertilità (30-40% dei casi) e l’impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità”.