Un regalo inaspettato che conforti chi lo riceve così come chi l’ha concepito, un gruppo di artisti lontani dal proprio pubblico a causa delle restrizioni dovute all’epidemia.
“Missive Selvatiche” è un progetto di resistenza artistica firmato da un gruppo di artisti pratesi e funziona in modo molto semplice: viene recapitato in modo del tutto casuale, nella vostra cassetta delle lettere, un pacchetto confezionato a mano, poco più grande di una cartolina, contenente tre oggetti d’arte. Una foto, un’illustrazione o una poesia, un pezzo di teatro, una playlist e altro ancora, selezionato nella speranza di “riconfortare, emozionare, far riflettere, ridere, ballare, indignare, incuriosire…”, si legge nel manifesto del progetto. Perché, scrivono ancora, “Crediamo che l’assenza di cultura, dovuta alla chiusura degli spazi di condivisione, non sia un problema solo per gli artisti ma che lo sia anche per il pubblico. Senza cultura siamo tutti più poveri”.
«Missive selvatiche è un’operazione di conforto per chi fa arte e per chi è abituato a fruirla – racconta Pamela Maddaleno, una delle organizzatrici del progetto – da una parte volevamo ribadire il concetto che chi fa arte la fa perché è un bisogno, e quindi la fa sempre, indipendentemente dalla retribuzione – ma non per questo deve essere gratuita, intendiamoci – e poi sentivamo il bisogno di tenderci verso tutte quelle persone a cui l’arte sta mancando in questo momento. Loro mancano a noi e crediamo che anche loro sentano la nostra mancanza. Con “Missive selvatiche” vogliamo dir loro che non sono soli come forse credono».
Gli artisti coinvolti sono Valeria Caliandro, Alessia Castellano, David Becheri, Arzachena Leporatti, Mirko Maddaleno, Pamela Maddaleno, Daniele Molajoli e Margherita Nuti, Arianna Sanesi e le associazioni Teatro Metropopolare, The Loom Movement factory e Zappa!
La prima serie di duecento pacchetti regalo è distribuzione, ovviamente a caso, proprio in questi giorni.
Tenete d’occhio la vostra cassetta delle lettere!