“Con la sentenza depositata nel tardo pomeriggio di ieri, 2 novembre, il TAR della Toscana ha respinto il ricorso proposto dalla Banca Popolare di Vincenza, oggi in liquidazione coatta amministrazione, che si era opposta alla decisione del Ministero dei bene e delle Attività Culturali e della Sovraintendenza di dichiarare il Palazzo dei Conti Alberti di interesse particolarmente importante e la relativa collezione della Galleria di Palazzo degli Alberti, come bene pertinenziale dell’edificio”. Così riporta una nota inviata dal Comune ai giornali.
“Il tribunale ha decretato il legame indissolubile tra i beni della Collezione ed il Palazzo dei Conti Alberti e, quindi, di fatto, con quello della città di Prato. Proprio in ragione di questo collegamento con la città – spiega la nota – il ricorso di PBV era stato notificato anche al Comune di Prato che, quindi, si è difeso in giudizio, sostenendo le ragioni del MIBACT e della Sovrintendenza, rivendicando il valore identitario della collezione ed il suo riferimento alla storia ed alla cultura delle istituzioni locali. Nel giudizio sono intervenuti in ausilio alle difese del Ministero e dell’Ente comunale l’Associazione Amici dei Musei e della Fondazione Cassa di Risparmio”.
«Eravamo convinti, come Amministrazione, che questo fosse l’esito più naturale perchè quei quadri, quella collezione, appartengono alla comunità di Prato e adesso lo ha stabilito anche il tribunale – hanno detto il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla cultura Simone Mangani – Il prossimo passaggio è rendere fruibili questi straordinari capolavori ai nostri cittadini e ai tanti che vorranno venire a vederli».
«È una vittoria di tutti, ottenuta impegnandoci insieme – sottolinea il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini – siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato al pari di tutti gli altri soggetti istituzionali e privati che si sono adoperati, non solo in ambito giudiziario, per la tutela di questo importante patrimonio. L’impegno della Fondazione resta alto – prosegue Bini – la battaglia per la difesa di questi beni va avanti, ancora insieme dobbiamo individuare un percorso per contribuire alla loro valorizzazione nell’interesse di tutti».