La USL ricorda agli appassionati di funghi di rivolgersi ai suoi sportelli micologici per evitare rischi di intossicazione, rispettare la sicurezza alimentare e la raccolta.
Con l’autunno inizia la raccolta dei funghi, un’attività collegata alla natura, passeggiate nei boschi e al rilassamento: resta però il bisogno di fare attenzione per la raccolta in sicurezza, osservando regole e accorgimenti precisi. Ci sono anche alcuni strumenti utili da usare.
Ci sono norme regionali e accorgimenti locali che indicano le specie, le dimensioni e la quantità massima di funghi che possono essere raccolti, oltre a adempimenti e autorizzazioni necessari per il territorio toscano. I raccoglitori possono richiedere informazioni presso i Comuni, l’Unione Comuni o le Comunità montane a seconda della zona scelta per la raccolta, e conoscere così le norme particolari di quel territorio.
La cosa fondamentale resta riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi, ed è raccomandato rivolgersi al personale del servizio micologico del Dipartimento della Prevenzione: un’intossicazione da funghi può infatti avere conseguenze molto gravi.
La consulenza è gratuita: il micologo effettua il riconoscimento per determinarne la commestibilità e fornisce informazioni sulle modalità di conservazione e cottura in modo da poterli consumare in sicurezza.
Le modalità di accesso, orari e giorni di apertura per accedere agli sportelli sono indicate sul sito del Dipartimento prevenzione/Sanità pubblica veterinaria/Funghi. I funghi devono essere presentati in contenitori rigidi e areati come cestini; devono essere interi, non lavati, non raschiati o privi di parti essenziali al loro riconoscimento. Devono essere ripuliti da terriccio, foglie e corpi estranei.
La USL consiglia un equipaggiamento adeguato alla raccolta: pantaloni lunghi in tessuto spesso e resistente, scarponi o stivali da trekking, una giacca impermeabile in caso di maltempo. Da non dimenticare cellulare, cestino, bastone, coltellino e spazzolino.
Il fungo deve essere estratto per intero dal terreno, non tagliandone il gambo alla base; l’ambiente naturale deve essere rispettato, compresi i funghi velenosi o sconosciuti
Per raccogliere i funghi è necessario essere in possesso dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana.