Dal 30 gennaio al 4 febbraio sale sul palco del Fabbrichino, uno spettacolo di Pascal Rambert: “L’Arte del Teatro”.
Lo spettacolo è interpretato da Paolo Musio, che ne ha curato anche la traduzione, e prodotto da Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Triennale Teatro dell’Arte.
“Lo spettacolo è una meditazione sull’arte del teatro e sulla necessità attoriale di essere e non fingere – si legge nella nota – Il testo contiene infinite variazioni di ritmo e di intensità, con il vuoto e la solitudine, ma soprattutto con l’amore e la meraviglia per la vita.
In scena si presenterà un attore dimesso, in pantofole e tuta, che inizia un monologo rivolgendosi ad un interlocutore muto, il suo cane, che rappresenta la bellezza dell’innocenza. Uno spettacolo astratto ma dove si può trovare un senso alto del teatro e della vita in nome dello spettatore.
“L’attore è come un buco – spiega il regista – Assomiglia a un soffietto di quelli che servono per alimentare il fuoco del camino buttando aria. L’attore non è nulla, non è niente, o perlomeno dovrebbe essere niente. L’attore che io concepisco deve sapere scomparire, come nel “Teatro No” giapponese, evitare di mettersi in mostra, essere un foglio bianco sul quale ogni spettatore possa riscrivere il proprio testo. Se in uno spettacolo un attore è troppo descritto dal testo, o da se stesso, non c’è più spazio per lo spettatore. Quindi l’arte del teatro è anche questo: costruire un’opera capace di lasciare spazio a chi la guarda, che ritengo essere un atto politico. Credo di essere stato molto influenzato, in questa concezione, dall’infinita modestia degli attori-danzatori nel teatro di Pina Bausch – aggiunge Paolo Musio – o dalla capacità di sparizione degli interpreti di Bob Wilson negli anni Ottanta, e tutto questo si rifà, ripeto, alla tradizione giapponese del lasciare spazio”.
“L’Arte del Teatro” costituisce la terza tappa di un percorso nell’opera di Rambert dopo Clôture de l’amour, e Prova, visti a Prato rispettivamente nel 2012 e nel 2016.
Lo spettacolo sarà dal 30 gennaio al 4 febbraio al teatro Fabbrichino, via Targetti Prato, biglietti da 9 euro a 15 euro, last minute 7,50€.
Gli spettatori che raggiungono Prato in treno possono usufruire del servizio NAVETTA Porta al Serraglio/Teatro Fabbrichino (andata e ritorno), al prezzo forfettario di 2 euro. Il ticket può essere acquistato on-line (ticka.metastasio.it), congiuntamente all’acquisto del biglietto dello spettacolo, entro due giorni prima rispetto alla data prescelta.