Ugo Dighero porta “Mistero buffo”, uno dei lavori più celebri di Dario Fo, alla Sala Banti di Montemurlo domenica 21 gennaio.
“Mistero buffo” è riportato a teatro con una divertente interpretazione di Ugo Dighero: un omaggio al Premio Nobel che mostra ancora intatta la sua grande forza comica e dissacrante.
È stato uno dei cavalli di battaglia di Dario Fo, la fabulazione che l’ha reso celebre in tutto il mondo, lo spettacolo-contenitore che volava sulle giullarate medioevali per planare come un falco sulla satira politica del tempo. Il Mistero buffo è un contenitore ampio, ricco, magmatico, sorprendente e divertente, lirico e poetico, tagliente e aguzzo come una lama affilata.
Di quell’enorme patrimonio di invenzioni si fa carico Ugo Dighero, che con il Teatro dell’Archivolto propone una sua interpretazione di due celebri passi del “Mistero Buffo”.
A partire da “Il primo miracolo di Gesù bambino”, monologo che affonda le sue radici nei Vangeli aprocrifi e diventa una parabola di grande, popolare sensibilità. Il secondo è il travolgente “La parpàia topola”, tratto dal Fabulazzo osceno del 1982, storia di un contadino sempliciotto cui va in sorte l’enorme eredità del padrone. E lui, misogino e scorbutico, si trova circondato da aspiranti spose.