“Un numero verde per la raccolta di segnalazioni da parte di privati cittadini riguardo a presunti laboratori allestiti all’interno di civili abitazioni nel territorio di competenza della Asl Toscana centro”.
Così recita la nota inviata dalla Regione dopo la presentazione di stamani, a Prato, del numero verde 800-017835 (già in funzione), uno strumento che “fa seguito – continua la nota – alle misure che rientrano nel Piano straordinario per il lavoro sicuro varato dalla giunta all’indomani della tragedia accaduta il 1 dicembre 2013 in un’azienda del Macrolotto di Prato, in cui morirono sette lavoratori di origine cinese”.
“In quell’occasione – spiegano dalla Regione – fu deciso di mettere in campo un’azione straordinaria capace di innescare rapidamente un processo di progressiva legalizzazione, che ha comportato, tra l’altro, l’assunzione e la formazione di personale specializzato; un’intesa con le Procure di Firenze, Prato e Pistoia, per la messa a punto di indirizzi ispettivi e un supporto amministrativo per il previsto incremento dei procedimenti in materia di sicurezza sul lavoro; intese con le Prefetture di Firenze, Prato e Pistoia, per il coordinamento delle attività grave; di controllo svolte dalle Asl assieme alle Forze dell’ordine e agli altri soggetti competenti in materia di controllo nei luoghi di lavoro (Vigili del Fuoco, Inail, Inps, Direzione territoriale del lavoro)”.
“Le recenti morti di Vaiano (26 agosto 2017) hanno però tragicamente evidenziato un’opzione ulteriore e certamente più grave ovvero l’allocazione di “ditte fantasma” in locali destinati alla residenza – continua la nota – e perciò ovviamente non attrezzati sotto il profilo della sicurezza. Si riproduce in questi casi, a condizioni invertite, l’accoppiata mortale tra luoghi di vita e di lavoro già all’origine dei fatti del 1° dicembre 2013″.
Una nuova fronteria dell’abusivismo, secondo la Regione. Di cui il primo problema è “quello di esserne messi a conoscenza, visto che si tratta di situazioni radicalmente abusive”.
Il numero verde è in funzione da oggi, 20 novembre 2017. “Lo prevede un protocollo tra Regione, Anci Toscana e Asl Toscana centro, approvato con una delibera dalla giunta nella sua ultima seduta, e siglato stamani a Prato dal presidente Enrico Rossi, dal presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e dal direttore della Asl Toscana centro Paolo Morello Marchese”, si legge nella nota.
Al numero verde risponderanno i tecnici del dipartimento di prevenzione di Prato e le segnalazioni verranno verificate.