Sarà inaugurata oggi, domenica 8 ottobre alle ore 17, nella Galleria espositiva della Lazzerini la mostra foto-documentaria “Da scugnizzi a marinaretti. L’esperienza della Nave Asilo Caracciolo 1913-1928”, organizzata in collaborazione con il Servizio Affido del Comune di Prato nell’ambito delle iniziative di “Un Autunno da sfogliare”.
L’esperienza della Nave Asilo “Caracciolo”, ispirata al principio del «mare redentore», si svolse a Napoli negli anni tra il 1913 e il 1928. Ne fu protagonista Giulia Civita Franceschi (1870-1957), le cui eccezionali doti pedagogiche le valsero l’incarico di Direttrice. Il suo metodo educativo fece della Nave una «seconda nascita» per gli scugnizzi napoletani, offrendo loro un nuovo punto di partenza all’interno di una famiglia culturale, non biologica. Numerosi esperti italiani e stranieri visitarono la Nave per osservare da vicino il cosiddetto “sistema Civita”: un approccio educativo, adatto al recupero e all’integrazione di minori a rischio, che privilegiava la conquista della dignità attraverso il lavoro, la solidarietà e gli affetti. Per tutto ciò Giulia Civita, “la Montessori del mare”, entrò in conflitto con il regime fascista, che ne interruppe la missione incorporando la Nave nell’Opera Nazionale Balilla.
La mostra, realizzata a cura di Antonio Mussari e Maria Antonietta Selvaggio, nell’ambito della campagna “Un mese dedicato all’affidamento familiare” che si svolge a Prato in ottobre, ripercorre quello straordinario esperimento grazie alle immagini e ai testi ricavati dalla raccolta documentale “Carte Civita-Labriola-Auby”, archivio custodito nel Museo del Mare di Napoli.
La mostra, che sarà visitabile fino al 16 novembre durante gli orari di apertura al pubblico della Biblioteca, si concluderà con una Performance a cura della Compagnia teatrale universitaria Binario di Scambio, che si terrà giovedì 16 novembre alle ore 21 nella Sala Conferenze della Lazzerini.