Ai blocchi di partenza la 24esima edizione di Fabbrica Europa, l’ormai storico laboratorio di arti performative contemporanee che porta a Firenze nuove visioni di futuro.
La manifestazione prende vita oggi, 4 maggio, fino al 15 giugno negli spazi della Stazione Leopolda e in altre location in città. Questa edizione ospita anche un ramo extraeuropeo con artisti provenienti dall’Asia e dal Medio Oriente.
Ecco una lista di performance da tenere d’occhio.
Da giovedì 4 a domenica 14 maggio, Quartiere Isolotto (viale dei Bambini)
Rope. Possibilities of binding
Ief Spincemaille
Installazione partecipativa
Un intervento artistico che crea spazi poetici nei quartieri della città grazie a una gigantesca fune lunga 100 metri e con un diametro di 30 centimetri (realizzata dai detenuti del carcere di Leuven). Per dieci giorni diventerà uno strumento nelle mani degli abitanti, luogo di ritrovo e spunto di riflessione per l’intera comunità.
Dal 4 al 7 maggio, Stazione Leopolda
Squares do not (normally) appear in nature
OHT | Office for a Human Theatre
Attraverso 13 esperimenti visivi e sonori Squares do not (normally) appear in nature pone lo spettatore a confronto con uno spazio senza attori. Alla base del lavoro, la consapevolezza del colore tramite luce, nebbia, vetro, font e immagini che diventano protagonisti della scena.
Venerdì 5 maggio, Stazione Leopolda
Matthew Herbert
Dedicato agli appassionati di musica elettronica, ma non solo, ecco Matthew Herbert, una delle figure più acclamate nel panorama della musica sperimentale. Arriva a Firenze per una serata all’insegna di una musica ballabile venata di nu jazz e che non lascia spazio alla leggerezza da dancefloor. In collaborazione con Lattex+
Venerdì 5 maggio, Stazione Leopolda, ore 20
DAN+Z _ Borders
Ermanno Baron | Francesco Diodati | Roberta Racis | Balletto di Roma
Il format DAN+Z, danza + jazz, è già stato avviato con successo lo scorso anno con il duo Luisa Cortesi/Gianluca Petrella e altri. Quest’anno Fabbrica Europa ospita la produzione che Novara Jazz ha creato insieme al Balletto di Roma in un’ottica di forte tensione multidisciplinare che apre le rispettive pratiche verso direzioni e comunità di spettatori nuove.
Sabato 6 maggio, Stazione Leopolda, ore 23
Viterbini & Los Indimenticables|Davide Toffolo|Alberto Ferrari
Tour Blu
Un progetto speciale di musica e visual. Protagonisti Adriano Viterbini, già chitarra dei Bud Spencer Blues Explosion e oggi solista di talento con due album all’attivo, il live painting di Davide Toffolo, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti e illustratore, e ad Alberto Ferrari dei Verdena come ospite speciale. Una serata all’insegna del blu (e del blues)
Mercoledì 10 maggio, Stazione Leopolda
Marc Ribot
Solo
La talentuosa chitarra di Marc Ribot, già compagna di voci storiche come Elvis Costello, Marianne Faithfull e, soprattutto, Tom Waits, continuerà a stupire il pubblico come ogni volta anche dopo 6 album da solista. Il solo jazz di Ribot è ormai noto per diventare spesso un concerto imprevedibile, dove si attinge a memorie sonore di brani registrati in studio, improvvisazione totale, interferenze rumoristiche. Bello.
Mercoledì 10 maggio, Stazione Leopolda, ore 19
AToU | Anan Atoyama
Hidden Body déclinaison
La coreografa giapponese Anan Atoyama, nota a livello internazionale, rende omaggio al ballerino Kazuo Ohno, guru conterraneo e ispiratore della danza butō che ha profondamente segnato la cultura giapponese del Novecento. La Atoyama prova a restituire a noi contemporanei la sua idea di danza.
Venerdì 12 maggio, Stazione Leopolda
Mayra Andrade
Love difficulty
Il grande talento vocale della cantautrice capoverdiana, da molti paragonata alla conterranea Cesaria Evoria, propone un’esibizione ricca di contaminazioni musicali, di ritmi e paesi.
14 maggio, Stazione Leopolda
William Parker & Hamid Drake
“A love, naked”. Omaggio a A Love Supreme
Due tra i più grandi musicisti afroamericani contemporanei – William Parker e Hamid Drake – insieme per un’immersione nelle profondità musicali di John Coltrane e del suo capolavoro assoluto, A Love Supreme, nei 50 anni dalla sua scomparsa.
Dal 28 al 30 maggio, Palazzina Ex – Fabbri
Focus Young Arab Choreographers
Il tunisino Hamdi Dridi danza la memoria nel solo Tu Meur(s) de terre: un’intensa dedica al padre scomparso in cui la luce interiore illumina l’oscurità. Under the flesh, il solo del libanese Bassam Abou Diab, è una riflessione su come il corpo reagisce a situazioni di guerra e pericolo. Entrambi tengono anche workshop.