“La chiave della nostra lettura sta in una battuta di Solomon: il prezzo dei mobili usati è un punto di vista, se non si capisce quello non si può capire il prezzo“.
Sono le parole con cui Massimo Popolizio spiega l’approccio usato per portare in scena (20 – 23 Aprile, Matastasio) “Il Prezzo”, testo dove Arthur Miller “fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ’29”, si legge nella nota.
“Il padre di Miller fece bancarotta in seguito alla crisi del ’29 – continua Popolizio – l’economia è lo spunto per la creazione di una situazione, all’interno della quale arrivano i rapporti familiari”.
“La storia – spiega la nota – è quella di due fratelli che si incontrano dopo la morte del padre per sgomberare un appartamento in cui sono accumulati mobili, strumenti musicali, primordiali elettrodomestici, accessori e ammennicoli raccolti nel corso di una vita. In mezzo alle loro vite così diverse si inserisce la figura di un vecchio broker, il furbo e discreto ebreo Salomon, chiamato a dare un “prezzo” a quell’arredamento. Da questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi”.
“Il testo è bello perché non assolve né condanna nessuno dei personaggi, è la fotografia delle loro diverse opinioni, per questo è anche molto contemporaneo, conclude Massimo Popolizio, che oltre a dirigere lo spettacolo, sarà in scena insieme a Umberto Orsini, Alvia Reale e Elia Schilton.
Da giovedì 20 a domenica 23 aprile. Feriali ore 20,45, sabato ore 19.,30, domenica ore 16,30. Biglietti da 7 a 25 euro.
Venerdì 21 aprile alle 17 il Museo di Palazzo Pretorio ospiterà un incontro con la compagnia moderato da Franco D’Ippolito. Per la replica del pomeriggio di domenica 23 aprile è previsto il Servizio Babysitting gratuito con prenotazione obbligatoria entro giovedì 20 aprile scrivendo a [email protected] o telefonando ai numeri 0574/608550 – 608536 (lun/ven, 9.30-13.00 e 15.30-17.30).