Giovedì 16 Febbraio – Marracash & Guè Pequeno – Obihall
Un tempo, fino al 4 dicembre 2016, la politica era qualcosa che impegnava talvolta i nostri dibattiti. C’era un Presidente del Consiglio, un referendum, un SI o NO. C’erano gli schieramenti che si bacchettavano, un pro o un contro, come in un derby calcistico. Tutti sappiamo come è andata a finire: hanno ucciso l’enfasi, il sogno e l’odio, con il buon Gentiloni che purtroppo dalla sua ha i tratti somatici di un amministratore di condominio. Per fortuna questa falsa pace è rotta da qualche eroe dei nostri tempi, che vuole ripristinare il naturale percorso delle cose con una bella guerra fra bande. Due schieramenti, agguerriti e acuti come i T-Birds e gli Scorpions (se non sapete in questo caso è importante documentarsi). Due schieramenti composti da 4 nomi, come nei doppi tennistici o meglio come negli incontri della WWF. Marracash & Guè Pequeno vs J.Ax & Fedez. Il primo round sul territorio fiorentino non ce l’hanno questi ultimi, che arriveranno il prossimo mese sul rinomato palco del Mandela Forum, bensì la coppia che accusa l’ex Articolo 31 e l’ex giudice di X Factor di essere borghesemente troppo perfetti e fuori luogo. Radical all’ennesima, una sorta di Fiorelli Mannoia del panorama pop. Rimpiangiamo i tempi del Club Dogo, il trio da cui proviene il Guè, che quantomeno la buttava sul profondo con il loro stile e le loro liriche in perfetto stile Biff Tunnen. Il concerto è chiaramente caldeggiato, solo per aspettare qualche bordata ai nemici. Lo spettacolo potrebbe essere notevole, non dal punto di vista musicale, ma potrebbe anche deludere. Del resto anche noi ad ogni direzione nazionale del PD ci aspettiamo un’atmosfera incandescente, memori di un passato al quale siamo ancora legati a doppio filo: peccato che, vedi anche per l’appeal di Gentiloni, ci troviamo sempre più spesso ad assistere a spettacoli più simili ad una riunione di condominio di una palazzina di 3 piani in provincia di Brescia.
Venerdì 17 Febbraio – Lorenzo Senni – Tender Club
Il Tender club ci sta viziando: dopo POP X, il cugino intelligente (si fa per dire) di BELLO FIGO, stavolta ad attirare la nostra attenzione non è il nome da Papa, bensì l’incredibile scelta dell’artista sul palco di utilizzare il proprio nome e cognome. Lorenzo Senni, trentenne di Cesena trasferito chiaramente a Milano, che del resto il Cesena anche se ha lo stadio bello fa tre stagioni in B ed una in A, ce lo aspettavamo cantautore, o musicista “canonico”. Invece no, arriva la “fregatura”, per modo di dire: il Senni ci sperimenta musica elettronica. Del gorgo della sperimentazione abbiamo parlato già altre volte, di quale sia l’impatto nella sensibilità del 98,9% della popolazione mondiale o di cosa ci sia realmente da sperimentare. Ci rassegniamo e prendiamo questa pratica per insita nell’animo non umano: dopo che hanno creato la cucina fusion, dopo che hanno iniziato a mettere i cetrioli nei cocktail e ce li hanno serviti nelle gamelle di latta e non nei bicchieri e dopo Maria De Filippi a condurre Sanremo, non possiamo che alzare le mani e prepararci per la serata. Mi raccomando, stiamo leggeri a cena, evitiamo alcool, che altrimenti gli effetti potrebbero essere di sognare poi Ralf Hutter e Florian Schneider dei Kraftwerk impegnati nel cucinare un piatto di SPAGHETTI ALFREDO. Sperimentare nuove forme di sogni.
Sabato 18 Febbraio – Unepassante + L’albero – Glue Club
Se il concerto dello scorso mese alla Flog, ovvero la grande celebrazione dei Diaframma, è stato l’appuntamento degli over 35 che oramai hanno già dato tutto in materia di “concertini”, stasera è l’opposto. Oggi non ci saranno duelli e dibattiti come quelli Guè/Marra vs Ax/Fedez o peggio ancora come quelli del post Sanremo, dove il processo a Marco Columbro, il vincitore del Festival è stato lo sport preferito del 70% delle bacheche del social biancoblù. Il Glue per questo sabato ci regala la “serata-concertino” perfetta. Tutti presenti, perché a Firenze sia “Unepassante” ovvero Giulia Sarno che “L’albero”, ovvero Andrea Mastropietro, sono conosciuti, e nemmeno poco. Al solito, come già successo in altre circostanze, il clima sarà quello del battesimo del figlio del vostro miglior amico: pacche sulle spalle, bevutine, concerto interessante (i ragazzi son bravi) e tutti che si salutano e si dicono “oh, come stai, quanto tempo”. Sarebbe perfetto se in questi contesti si tirassero fuori anche due pasticcini o due tramezzini e ci si facesse tutti una bella foto di gruppo, modello raduno degli alpini. Aspettiamo e speriamo: intanto noi abbiamo comprato un bel taccuino per raccogliere le post dichiarazioni su GABBANI. Qualcosa di interessante verrà fuori, altro che Direzione Nazionale PD. Esserci.