Negli ultimi tempi a Prato si è parlato molto anche di biciclette. E di come non farsele rubare. E’ stato infatti il numero di furti lamentati dai pratesi a spingere il Comune prima a lanciare il sistema di punzonatura, aderendo anche all’albo nazionale dei velocipedi, e poi a potenziare il parcheggio per biciclette del Serraglio con tanto di impianto di videosorveglianza. Poco dopo, la circoscrizione centro ha rilanciato presentando un piccolo parcheggio custodito in una corte di via Tintori.
Entrambe le operazioni sembrano riscuotere un discreto successo. O, almeno, quel tanto che basta per provare a spingere l’immaginazione oltre le iniziative lodevoli ma improvvisate o ai piccoli investimenti che non risolvono le criticità. Le biciclette vengono rubate ovunque. In Italia, diceva il Corriere all’inizio dell’anno, ne sono state rubate 1 milione solo nel 2012. A Prato 8.600. E non è che gli altri paesi siano poi messi tanto bene.
Come fanno però negli altri paesi per garantire un uso della bici quotidiano e soprattutto sicuro ai propri cittadini?
Alcuni di loro offrono servizi, sia per la custodia che per il noleggio della bicicletta. A pagamento. E i giapponesi non li batte nessuno…