La prossima mostra di Palazzo Pretorio sarà dedicata alla Sacra Cintola, simbolo della città di Prato.
“Legati da una cintola – L’Assunta di Bernardo Daddi e l’identità di una città“, questo il nome, sarà inaugurata il prossimo 7 settembre negli spazi espositivi recuperati nell’attiguo edificio del Monte dei pegni e ricomporrà la tavola di Bernardo Daddi, “una delle immagini più prestigiose di tutto il Trecento dedicate all’Assunta e al dono miracoloso della Cintola all’incredulo San Tommaso – si legge nella presentazione – commissionata nel 1337-1338. L’opera nel tempo è stata smembrata e la sua complicata diaspora ha fatto sì che si perdesse la coscienza stessa della sua capitale importanza”.
L’allestimento
L’allestimento del Pretorio – spiega la nota – consentirà di tornare ad ammirare nel suo complesso la monumentale macchina dipinta dal Daddi, riunendo i suoi componenti che originariamente comprendevano una doppia predella con la storia del viaggio della cintola e del suo approdo a Prato (questa custodita nel Museo) e la parallela migrazione del corpo di Santo Stefano da Gerusalemme a Roma, perché si riunisse a quello di San Lorenzo (custodita nei Musei Vaticani), e una terminazione con la Madonna assunta che cede la Cintola a San Tommaso (conservata al Metropolitan Museum di New York)”.
“Alcune cintole due-trecentesche documenteranno la bellezza di questo genere di manufatti – si legge ancora – puntualmente riprodotto nell’elegantissima Santa Caterina dipinta da Giovanni da Milano nel polittico per lo Spedale della Misericordia, uno dei capolavori del Museo di palazzo Pretorio. A lato delle due predelle del Daddi altre opere esalteranno la felice vena narrativa di questo pittore della scuola giottesca. Una ricca serie di dipinti, sculture e miniature ilhustrgr5C3 le diverse elaborazioni del tema dell’Assunta che dona la cintola, iniziando dal prestito del rilievo eponimo del Maestro di Cabestany, scultore romanico attivo nel Roussillon e in Toscana, prima attestazione del tema della Cintola”.
Infine, spiega la nota, “una serie di testimonianze scritte e visive che accompagnarono il culto della Cintola stessa, le suppellettili connesse alla sua custodia e ostensione, aiuteranno a comprendere la spettacolarizzazione di una reliquia cui si affidava l’identità più profonda e la fierezza di un’intera città”. Il Duomo di Prato sarà parte integrante di un percorso che permetterà ai visitatori di entrare nella cappella della Cintola, abitualmente preclusa alla visita.
La mostra è promossa dal Comune in collaborazione con la Diocesi di Prato. “Legati da una Cintola è qualcosa di più di una mostra, è il simbolo della nostra città – ha detto Biffoni in conferenza stampa – è il legame che unisce la sfera civile e religiosa, è icona della nostra tradizione e dello sviluppo della nostra città”. “La Cintola è il riferimento identitario della cultura e della storia di Prato – ha ricordato il vescovo Agostinelli – un simbolo forte di unione della città che affonda le radici nel passato e le mantiene salde nell’attualità”.
L’Assunta di Bernardo Daddi e l’identità di una città
Museo di Palazzo Pretorio, Prato
7 settembre 2017 | 14 gennaio 2018
Progetto di mostra a cura di Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli
Comitato scientifico: Claudio Cerretelli, Fulvio Cervini, Keith Christiansen, Marco Ciatti, Enrico Colle, Andrea De Marchi, Renzo Fantappiè, Cristina Gnoni Mavarelli, Rita Iacopino, Isabella Lapi Ballerini, Antonio Paolucci, Carl Brandon Strehlke, Diana Toccafondi.
Progetto di allestimento a cura di Francesco Procopio