Tanto lo sappiamo tutti che staremo in casa a fare “una cena”. Inutile girarci intorno, il Capodanno è sempre così, per noi anime perse che spesso fanno più tardi durante i weekend anonimi, girando per concertini, eventi o mezzi eventi, o “situazioni”, come si usa dire ora.
La capitale italiana dei festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo è comunque Firenze, con il suo 95% di strutture alberghiere piene. Non è che lo diciamo noi, lo dice sindaco Nardella, che come ricorda Benedetto Ferrara non ha un nome ma è per tutti solo il cognome, anche per sua moglie, come lo erano gli autori letterari che studiavamo alle superiori.
Ma vediamo cosa ci riserva il capoluogo di regione per questa serata strabiliante, che occupa tutti gli alberghi di Firenze in una specie di Giubileo del nuovo anno.
Dopo anni di concerti in piazze centrali sponsorizzate praticamente dalle cantine B. (quelle dello spumante da due euro con il tappo di plastica) il concertone della nostra città si svolgerà in un ambito più o meno decentrato. Il Piazzale Michelangelo, luogo dedicato ovviamente all’ex portiere Rampulla, vedrà il palco animato dalla esibizione del ex talent boy Marco Mengoni. Un concerto spumeggiante, fra falsetti e brani che gioveranno al pubblico che stoicamente ha affrontato la scalata delle rampe di San Niccolò al pari degli scalatori che 60 anni fa fecero l’impesa del K2. Gioventù, senza dubbio, amore per l’italica melodia e per il look slim fit del simpatico Mengoni, il commesso di Zara della nostra canzone italiana.
Non siete avvezzi alle celebrazioni giovani di piazza? Non avete dimestichezze con lo spumante dolce? Pronto per voi c’è la controparte dei talent, l’ex giudice Mika che si esibisce al Teatro dell’Opera. Nome da snack della Pavesi, falsetti e colori, il mix fra Jovanotti e Solange stasera vi farà ballare nell’evento indoor più blasonato: siamo giovani, ma abbiamo freddo, in sostanza.
Proseguendo il percorso musicale notturno, per salutare il 2017 possiamo comunque giocarcela come i turisti tedeschi, che dopo aver consumato un cenone a base di Chianti in offerta all’Esselugna e bistecca decongelata in qualche ristorante in centro a caso, si godono il classico dei classici in Piazza Signoria: il mitico maestro Lanzetta, praticamente il nostro maestro Pregadio, che dirige un’orchestra e ci regala la musica classica più gettonata.
Troppo classica, la classica? Bene, è facile: basta prendere la tramvia in stazione che viaggia tutta la notte (altro che Roma, eh) e giungere fuori porta, o meglio in un luogo paragonabile al Bronx per i cittadini isolani di New York: Scandicci. Ebbene sì, Scandicci lavora per i giovani. Quindi nessun finto spumante, solo birre medie rancide senza schiuma nel Capodanno di Piazzale della Resistenza, dove l’oramai superstar toscana Motta (a cui riconosciamo il merito e la tempistica di chiamarsi come una nota azienda dolciaria natalizia) si esibirà assieme all’italica futura Patty Smith, ovvero Nada.
Niente cena, niente piazza, niente concerti. Vi abbiamo capito: a voi basta un pezzetto di pandoro duro marmato e un flute di spumante nella plastica. Per fare finta che “insomma non capisco perché si debbano ancora fare i fuochi di artificio, del resto sono convenzioni datate”. Per essere borghesi ma non troppo, c’è il teatro. E allora vi dedichiamo quest’ultimo evento, fiorentinissimo: il Marchese del Grillo, interpretato da Enrico Montesano, al Teatro Verdi.
Il pezzo è finito, potete tornare a pensare al menù del cenone. E mi raccomando questa sera, il conto alla rovescia RIGOROSAMENTE davanti alle emittenti nazionali, altrimenti non esiste l’anno nuovo. Buon 2017.