Il libro come opera che si apre a ulteriori narrazioni. E’ l’idea che ruota attorno a “Preludio”, il nuovo progetto dello spazio Artforms di Prato condiviso da Emanuele Becheri, Francesco Carone e Giovanni De Lazzari. L’appuntamento è in via Genova 17 per domenica 9 ottobre dalle ore 19.
Oltre ai contenuti e alla resa formale – la cui origine è per ognuno specifica: l’ispirazione dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto, il rapporto tra il disegno e la poesia, la scrittura intima del taccuino – si considera ciò che può scaturire di ulteriore: tra più livelli che procedono dallo specifico dei singoli libri alla fecondità della loro vicinanza fino all’allestimento complessivo, viene generata una storia, condivisa, di cui ogni momento non intende essere affermazione esaustiva, quanto continuo preludio ad altro. La mostra sarà aperta fino al 23 ottobre.
I libri
“L’orizzonte degli eventi” di Emanuele Becheri (e Maurizio Cucchi) “porta a confronto – si legge nella presentazione dell’evento – d’ispirazione reciproca il disegno e la poesia, in tensione rispetto a quella linea ideale prima/oltre di cui tutte le cose, e dunque anche l’arte, vengono generate”.
“Volta” di Francesco Carone “prende avvio dal ciclo di affreschi di Giotto per la Cappella degli Scrovegni di Padova, uno dei capolavori dell’arte occidentale, operandovi un’interpretazione che ne mette in rilievo le armonie di composizione”.
“Taccuino” di Giovanni De Lazzari “raccoglie intuizioni e riflessioni registrate dall’artista ricorrendo alla compresenza, in rispettiva autonomia, della scrittura e del disegno; processo aperto e tuttora in fieri”.
L’evento è in collaborazione con The Loom-Movement Factory.