Si conclude lunedì 5 settembre con una festa la campagna “Io Grido Rispetto”, la campagna di comunicazione sociale che ha l’obiettivo di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza sul rispetto delle regole per il futuro della città.
Dalle ore 19.00 in piazza S.M. in Castello tutti i ragazzi di Prato sono invitati per una festa all’insegna del rispetto per quello in cui crediamo, un appuntamento che vedrà alternarsi tanti ospiti, attività e la possibilità di lasciare la propria testimonianza e di condividere il proprio urlo con tutti gli organizzatori del progetto. Una festa a cui prenderanno parte anche alcuni giovanissimi youtuber, che sono stati coinvolti durante i mesi della campagna: come il pratese Emanuele Corti.
Da aprile a giugno sono stati circa 500 i ragazzi che hanno partecipato all’interno delle loro scuole medie e superiori di Prato a focus incentrati sulla campagna #iogridorispetto: ragazzi pratesi che si sono confrontati sul tema della campagna nella loro quotidianità, in famiglia, sui banchi, tra gli amici. Tantissimi i cartelli #iogridorispetto, ognuno con un motivo per alzare la voce almeno una volta per dire la propria opinione.
Dall’analisi dei cartelli, è emerso che il quasi 1 su 5 (17,2%) grida rispetto per se stessi come punto di partenza per costruire anche il rispetto verso gli altri. Riteniamo sia una giusta considerazione.
Al secondo posto troviamo la natura e l’ambiente, che sono seguiti dal rispetto per la città, segno di un’attenzione crescente verso le vicende che riguardano Prato e la richiesta di crescere e vivere in una città che sta affrontando un periodo di sviluppo e rinascita oltre a difficoltà e aree critiche.
Al quarto posto troviamo i diritti civili (orientamento sessuale, libertà di religione, libertà di espressione, ecc.), a dimostrazione che i ragazzi, seppur ancora giovani, su determinati argomenti hanno le idee ben chiare e definite o comunque una sensibilità frutto anche della loro esperienza quotidiana.
Il grido di rispetto si estende anche verso la comunità straniera (cinese in particolare), che viene indicato da quasi un ragazzo su dieci. A seguire altri temi quali ragazzi/ragazze (in generale gli altri pari), gli animali, l’amicizia (come valore fondante del rispetto e basato sul rispetto), donne e bambini che insieme ad anziani/malati/disabili sono raggruppabili nella categoria dei “più deboli”, per il loro futuro, la famiglia e infine scuola/insegnanti/istruttori.
Il progetto è promosso da Inter-Azioni, il Centro di Comunicazione Sociale per la Città che Cambia del PIN Polo Universitario di “Città di Prato”, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Progetto Prato e si svolge in collaborazione con il Comune di Prato.