Paesaggi, monumenti e ricette sono lo scenario dell’incontro fissato per lunedì 8 agosto nel chiostro del Casone dei Bardi a Vernio per la rassegna “Apriti Chiostro”. Giovanni Petracchi presenta infatti il suo libro “Detti e Storie della terra di Prato”, edito da Sarnus.
A partire dalle 21 l’autore e il professor Francesco Venuti intratterranno il pubblico con un tuffo nel dizionario del passato, arricchito da ricette tradizionali, cartoline e immagini d’epoca per rivivere la Prato dei nostri antenati e conoscere meglio quella dei giorni nostri. Il libro è infatti una ricca e colorata raccolta di vocaboli e fraseggi tipici pratesi. Gli esempi sono molti. A Prato se sei un po’ ingenuo ti chiamano barbòcchio, o peggio babbalèo. Se sei un poco di buono, gnorànte o mànfano. Se al contrario hai dei numeri, dovranno ammettere che sei un gànzo. Ma dietro agli appellativi, ai detti e alle espressioni più o meno colorite del dialetto pratese è sempre racchiuso un modo di vivere e sentire, un insieme di usi e tradizioni che vengono da lontano nel tempo e di cui ancora oggi c’è traccia.
Giovanni Petracchi è nato a Vaiano nel 1947. Diplomato in Ragioneria ha esercitato la professione di spedizioniere internazionale, ma da molti anni si dedica a ricerche storiche, linguistiche e di costume nel territorio che spazia dall’Appennino tosco-emiliano alla Piana di Prato. Ingresso libero.