Va bene il parco dell’ex ospedale, ma secondo l’assessore all’urbanistica Barberis “per le ripercussioni che potrà avere sulla città, il progetto più importante che stiamo portando avanti è proprio quello del parco fluviale, Riversibility, che sarà un luogo che ci permetterà di entrare nel dibattito internazionale su come un parco possa incidere sulla salute dei cittadini”.
Dallo studio di fattibilità presentato nel luglio 2015 al progetto esecutivo illustrato stamani in Comune, sono cambiate alcune cose. E le differenze stanno soprattutto nell’approccio e nelle finalità. Se quello dello scorso anno sembrava infatti un progetto calato dall’alto sulle sponde sul Bisenzio, quello illustrato stamani vuole essere un intervento dalle tre facce ma con il preciso intento di migliorare il benessere psicofisico dei pratesi che lo frequenteranno. Guarda i progetti delle aree attrezzate.
Riversibility sarà quindi “Un’infrastruttura ludico-motoria capace di mettere in contatto tra loro zone diverse della città – ha spiegato il dirigente del Governo del Territorio Riccardo Pecorario – un’area al servizio delle pratiche sociali che già vi vengono svolte (jogging) e un parco che risponda ad esigenze sociali come quelle della salute e dell’intrattenimento”. Alla prima interpretazione si devono i tre nuovi km di piste ciclabili annunciati dal progetto esecutivo.
Attenzione: l’obiettivo, ha detto Barberis, “è riempire il parco di contenuti e per questo, sostanzialmente, sarà aperto a chiunque vorrà farci qualcosa”.
Per fare questo il Comune avvierà in autunno “un grande percorso partecipativo con la città – si legge nella nota – Saranno infatti coinvolte, oltre ai cittadini che vorranno essere presenti, varie istituzioni, come l’ASL Toscana Centro, la Società della Salute, il PIN, e tantissime associazioni sociali, culturali e sportive. L’obiettivo è arrivare alla gestione condivisa dell’intero Parco, attraverso un calendario di eventi che permetta di vivere costantemente il territorio e di andare così incontro anche alle esigenze di sicurezza spesso riscontrate in relazione soprattutto alle piste ciclabili”.
Si tratta del famoso regolamento sui Beni Comuni allo studio del Comune, che “Permetterà – ha spiegato l’assessore Barberis – di sentire quali sono le esigenze di chi concretamente userà il parco e di calibrarle, di dare in gestione tutte le aree e di coordinare al meglio tutte le attività e iniziative che vi troveranno spazio”.
Insomma, il parco fluviale potrà essere usato come sede o campo di attività delle associazioni pratesi, che si potranno accollare la gestione delle aree e la loro cura. Per questo motivo, per esempio, è coinvolta anche la Usl. “Con questo progetto vogliamo rendere più facili le scelte dei cittadini per la cura della loro salute – ha spiegato infatti Lucia Livatino, responsabile Formazione e Promozione della Salute Usl Toscana Centro – Il parco è un’occasione unica a livello toscano, che ci mette al pari degli stati del Nord Europa per la creazione di politiche per la salute legate al cambiamento strutturale dell’assetto urbanistico che nella nostra città è in atto”.
Questo invece il dettaglio dei costi annunciati, che ammontano a 2,1 milioni.