Dopo le polemiche sulle nuove panchine in piazza del Comune, l’assessore all’urbanistica Barberis spiega le ragioni della scelta. La lettera.
“Uno dei fili conduttori che stanno alla base delle programmazioni che l’Amministrazione sta portando avanti è quella di caratterizzare Prato sempre di più come luogo della contemporaneità, un luogo in cui i segni del passato e quelli dell’oggi trovino nuove forme di dialogo.
E’ in atto un grande sforzo che va nella logica di costruire una nuova narrazione della città che parli di Prato come città della moda, dell’architettura, delle arti visive e performative, città della convivenza, città di nuovi comparti economici, città di sperimentazione di pratiche urbane di re cycling, città di innovazione, città del gusto, città sostenibile, città giovane: Prato come città della contemporaneità della Toscana.
Questa immagine della città deve riflettersi anche “fisicamente”, ovvero costruendo luoghi che diano il senso di questa dimensione: in questo senso vanno gli interventi più importanti che l’Amministrazione sta mettendo in programma come il progetto del PIU al Macrolotto Zero, o il progetto del parco fluviale del Bisenzio o il concorso per il Parco Centrale.
Tutti i progetti di nuovi spazi pubblici che sono in corso di realizzazione, sia le piazze del centro che quelle nelle frazioni, vanno anch’essi in questa direzione cercando di realizzare luoghi piacevoli nei quali stare e caratterizzati da alti standard estetici e di qualità dei materiali.
In particolare sono numerose le piazze del centro che sono oggetto di riqualificazione, con l’obiettivo di rendere il centro cittadino sempre più attrattivo, generando nuovi, ritrovati, luoghi per i cittadini e per i turisti: Piazza del Comune, Piazza Duomo, Piazza Ciardi, Piazza S. Niccolò, Piazza Mercatale e la futura Piazza Landini al polo Culturale Campolmi.
Ogni Piazza è sviluppata in base alle sue caratteristiche specifiche e i diversi progetti si muovono con l’obiettivo di recuperare lo spazio pubblico e valorizzare gli edifici e i monumenti che vi si affacciano con interventi che vanno dal puro restauro a inserimenti di spazi con estetica più contemporanea nel centro antico. In parallelo a questa azione di riqualificazione delle piazze è in corso uno studio sviluppato assieme al Centro Pecci che prevede l’inserimento di opere d’arte site specific, proprio con l’obiettivo di inserire segni contemporanei nella città storica e generare nuovi percorsi turistici.
Le panchine di Piazza del Comune vanno inserite in questa strategia più generale: sono stati individuati oggetti che presentano un’estetica contemporanea, in linea con una serie di elementi che già oggi caratterizzano la piazza, come il logo posto all’angolo o la rampa di ingresso al Palazzo Pretorio e, più in generale, con il bellissimo allestimento interno del Museo Civico che si basa proprio sul dialogo tra gli antichi capolavori esposti, l’edificio medievale e una forte espressività contemporanea del progetto architettonico degli interni.
Tutte le altre piazze del centro in cui sono in corso interventi hanno sedute diverse che rispecchiano le specificità dei singoli luoghi: in questo senso sono previste operazioni che vanno dal restauro delle panchine esistenti, a nuovi elementi che si ispirano alle forme antiche, a nuovi oggetti contemporanei”.
Valerio Barberis
Assessore all’urbanistica del Comune di Prato