Tra i locali più conosciuti e frequentati del centro di Prato c’è il Caffè 21, in viale Piave. Ogni tanto chi passa la sera da quelle parti trova macchine in doppia fila e gente che attraversa lanciandosi in mezzo di strada: tutto nella norma, c’è calca al locale.

caffè 21E’ aperto dalla mattina presto fino a tarda notte, trasformandosi per adattarsi al pubblico della sera. Ci ho fatto spesso una sosta, solitamente per un caffè, alcune volte per l’aperitivo che è sempre molto abbondante e con una bella varietà di stuzzichini. Il locale è grande, arredato con quello stile che si accompagna bene alla musica lounge (curano molto questo aspetto, la sera ci sono spesso djs di varie provenienze a mettere musica) e i cocktail sono buoni.

A questo giro decido di andarci di giovedì, quando c’è la serata sushi con il “famoso Chef Sato“. C’è da prenotare e visto il menù particolare colgo l’occasione per chiedere il prezzo: 8 euro, e sono davvero pochi per mangiare sushi. Io e la mia accompagnatrice ci caffè21 02presentiamo, veniamo fatte accomodare, ordiniamo da bere (vino bianco, quasi d’obbligo) e ci viene portato poco dopo un piccolo vassoio con alcuni tipi di sushi, una piccola varietà (e piccola quantità) da smezzare. Puliamo tutto in pochi minuti e ci viene spiegato che adesso possiamo servirci per il resto della serata al bancone della parte japan, dove dietro si staglia il famoso chef giapponese, incorniciando con presenza discreta e silenziosissima il quadretto dei vassoi posizionati e pronti al consumo.

Ci sono tanti roll, quelli che si chiamano makiqualcosa (hanno nomi diversi in base alla grandezza e varietà di cibo al loro interno). Mi accorgo che però non c’è grande scelta e mi ritrovo a prendere cose tutte uguali: avocado e salmone. Tanti rotoli piccoli piccoli di alga e riso, tutti i soliti due soli ingredienti all’interno. Buoni ma talmente piccoli che vanno giù come patatine, e alla stessa maniera sanno tutti un po’ della stessa cosa. Ci sono anche delle verdure cotte, con un sapore che sembra intrecciare piacevolmente l’orientale al toscano, e degli spaghettini molto saporiti.

C’è un piccolo menù sul tavolo dove troviamo un elenco di altri tipi di sushi che si possono ordinare, costano differentemente in base al tipo e alla quantità e si parte da 4 euro. Altrimenti possiamo anche servirci liberamente dall’altra parte del locale per consumare gli stuzzichini dell’aperitivo classico. Il motivo per cui si paga così “poco” la serata sushi è presto spiegato e non la trovo una formula soddisfacente per chi è appassionato di cucina orientale, preferirei di gran lunga pagare qualcosa di più ma avere una varietà maggiore di cibo.

Concludo l’aperitivo con delle classiche crudité prese dalla postazione extra-sushi. Sento che questa scelta è sintomatica del mio stato d’animo. “La tradizione, l’amore per gli Happy Hour e per la bella gente” si legge nella home del sito. Diciamoci la verità: non è per niente il mio stile. Non credo di far parte – né di volermi sentire parte – di questa cerchia, ci rivedremo qualche volta per un aperitivo veloce e nostrano, o per un caffè, e scapperò come sempre quando il volume si alza.

(foto anteprima: caffe21.it)