Dalla sera del 16 giugno, mentre starete bevendo e chiacchierando in via Pugliesi, via Garibaldi o in qualsiasi altra strada del centro storico, vi capiterà di incrociare due uomini con una pettorina colorata.
Sono gli steward del progetto di Anci Toscana “Notti di qualità”. Se poi il vostro tono sarà troppo alto o il vostro comportamento non in linea con le buone maniere vi capirà addirittura di conoscerli, perché verranno proprio da voi a dirvi di fare più piano, magari di spostarvi e sicuramente si raccomanderanno di buttare i bicchieri nei cestini e così via, dal giovedì al sabato sera, dalle 23 alle 2 di notte fino al termine del Settembre. Il costo degli steward viene sostenuto dai commercianti, dal Comune e dagli sponsor dell’iniziativa, dicono da Confcommercio, anche se ancora non si possono dare cifre precise.
L’iniziativa rientra in un piano più vasto che il Comune ha studiato insieme a Confesercenti e Confcommercio per trovare un equilibrio al fenomeno della vita notturna a Prato e che fa capo appunto al progetto regionale “Notti di qualità”. “Un progetto – ha detto il vicesindaco Faggi – che ha come obiettivo la ricerca di equilibrio tra buon vivere e divertimento, tra residenti e commercianti”. A sostenere l’iniziativa saranno Estra, Asm e Programma Ambiente, mentre sarà gestito da Cnca Toscana, di cui fa parte coopertiva Cat, che a Prato sono già conosciuti come operatori di strada.
Gli artisti di strada arriveranno invece all’inizio di luglio come una sperimentazione della parte formativa del progetto promosso da Anci e adottato dal Comune e dai commercianti. Oltre agli steward, allora, nel centro storico di Prato si aggirerà una equipe composta da due operatori sociali e tre artisti di strada (mimi e giocolieri) che interverranno per sensibilizzare sul rispetto delle regole e delle buone pratiche per una convivenza civile con il vicinato.
Prima però, il progetto “Notti di qualità” prevede due giornate di formazione per i locali che hanno sposato l’iniziativa, che per il momento sono una ventina. Il 14 e 21 giugno, nei locali della Camera di Commercio, i titolari di questi locali si sottoporranno a due giorni di formazione sulla gestione di alcune situazioni delicate come evitare che si beva oltre il limite, evitare schiamazzi in tarda notte per rispettare il riposo altrui, non sporcare le strade gettando rifiuti e evitare di utilizzare i vicoli del centro come bagni all’aperto. “Ovviamente questo da solo non basta, ma va affiancata all’attività degli steward – ha spiegato Valentina Menzella della cooperativa Cat – Da Parigi a Barcellona a Bilbao sono molte le sperimentazioni sul tema della movida e anche in Italia si sta lavorando soprattutto sulla formazione”.
“Sin dall’inizio siamo stati favorevoli al progetto proposto dal Comune – ha spiegato Alfredo Dolfi, presidente Confesercenti – anche se dobbiamo evidenziare che a Prato la situazione non è certo drammatica”.
“L’equilibrio è fondamentale ed è importante che ci sia un lavoro di squadra sul tema movida – sottolineano Matteo Marianeschi e Daniele Spada di Confcommercio -. Con questo progetto mettiamo in campo un’ulteriore azione per trovare questo equilibrio, consapevoli che la soluzione non è il proibizionismo, un centro chiuso e blindato danneggerebbe tutti”.
Le polemiche legate a via Settesoldi, dove ieri sera si sono presentati i vigili urbani prendendosi una selva di fischi, dovrebbero essere risolte con la pedonalizzazione serale dell’ultimo tratto della strada, quella dove hanno sede ristoranti e locali. E’ l’ipotesi su cui stanno lavorando in grande sintonia Comune e commercianti.