Telai sonori e una mostra con tredici artisti internazionali, e poi laboratori, talk e uno sleep concert dal tramonto all’alba per l’inaugurazione di Lottozero, il centro di ricerca e di prototipazione tessile di via Arno 10 lanciato qualche mese fa da Tessa e Arianna Moroder.
Il prossimo 15 ottobre quindi, giorno precedente ad un altro appuntamento di rilievo come l’annunciato Gran Opening del Centro Pecci, mettete in conto di vestirvi comodi e preparatevi a qualcosa che a Prato non si è ancora visto.
La mostra
“Inside Lottozero” è il nome concepito dalle sorelle Moroder insieme alla curatrice Alessandra Tempesti: una collettiva di artisti internazionali che prediligono l’elemento tessile. “Siamo un centro di ricerca e di prototipazione tessile e quindi siamo volute partire con una ricognizione sulla textile art nell’arte contemporanea – spiega Tessa Moroder – dalle performance alle installazioni video passando per i costumi, la fotografia, l’arte dell’arazzo e altro ancora”. Sui tredici artisti che animeranno la mostra c’è un certo riserbo ma i nomi rivelati finora preannunciano momenti davvero interessanti.
L’italiano Aldo Lanzini, che si muove tra happening e performance con le sue maschere realizzate a uncinetto e al suono di ritmiche electro-tribali. “Maschere che non servono per nascondere ma che contribuisce alla costruzione del soggetto” spiega la curatrice della mostra Alessandra Tempesti.
L’austriaca Kathrin Stumreich e la sua Fabricmachine, che traduce in suono le proprietà fisiche del tessuto che viene fatto scorrere dentro una sorta di macchina-telaio. “Per opere come la sua Lottozero sta cercando ancora un patrono – spiega Tessa Moroder – un’azienda del territorio che abbia voglia di promuovere in questo modo originale i propri prodotti tessili”.
Ci sarà anche il collettivo berlinese Zeitguised, che realizza video animati da fantasiosi tessuti che non esistono e che sono il frutto di creazioni digitali affidate a complessi processi algoritmici.
Sleep Concert
Un concerto lungo tutta la notte, concepito per accompagnare il sonno o la veglia del pubblico presente. “I partecipanti saranno invitati a dormire negli spazi di Lottozero usando gli elementi di una installazione creata ad hoc – spiega Alessandra Tempesti, che oltre ad essere la curatrice della mostra è anche una sound artist – e i live set creeranno un ambiente sonoro per accompagnare i cicli di sonno e di veglia dei presenti”.
Per fare un esempio, l’ultima sessione del concerto, quella del risveglio all’alba, sarà affidata alla musicista giapponese Tomoko Sauvage e al suo lavoro sulle frequenze prodotte dai movimenti dell’acqua ottenuti attraverso la percussione e lo sfregamento di vasi e ciotole di porcellana colmi d’acqua e amplificati con idrofoni.
L’ambiente del concerto stesso sarà un’installazione site specific realizzata da Arianna Moroder, “un’opera – si legge nella presentazione – che disegna lo spazio di azione dei musicisti coinvolti nel concerto e insieme funziona da dispositivo relazionale che invita il pubblico a prepararsi per la notte, essendo costituita di stoffe e tessuti che poi verranno usati come giacigli e coperte. Un’installazione che si disfa e contemporaneamente prende forma nel corso della notte, nel modo in cui le persone ne faranno uso”.
“La scelta di programmare uno Sleep Concert come parte integrante della mostra è il tentativo di ribaltare la questione teorica sul piano dell’esperienza – spiegano le sorelle Moroder – così che la riflessione venga vissuta durante l’evento notturno come una metamorfosi tra stati percettivi diversi: sonno, veglia, dormiveglia, meditazione, ascolto, sogno”.
Il catalogo della mostra curata da Alessandra Tempesti includerà anche un contributo critico della storica dell’arte e ricercatrice Merel van Tilburg.