Tre mesi di incontri, mostre e workshop sulla fotografia contemporanea negli spazi di Dryphoto, in via delle Segherie 33a, pieno Macrolotto Zero. Il progetto si chiama “Inner Code”, è frutto del lavoro dei due curatori Luca Carradori e Chiara Ruberti e si svolgerà all’interno dello spazio no profit protagonista negli ultimi anni di alcuni dei più significativi interventi di riqualifica del Macrolotto Zero/Chinatown.
“Inner Code”, realizzato con il patrocinio del Comune di Prato, vuole fare il punto sulla “scuola italiana di paesaggio”, un fronte culturale di fotografi che ha sovvertito i modelli della visione del paesaggio, unendo alla “osservazione” dei luoghi un’indagine profonda della relazione tra l’uomo e il territorio che abita. “Interrogarsi su cosa è cambiato a seguito di quell’importante stagione della fotografia italiana e individuare nella produzione contemporanea – si legge nella nota di Dryphoto – tra le diverse modalità di approccio al paesaggio, quelle in grado di attivare nuovi percorsi di pensiero ci sembrava un doveroso punto di partenza”.
A questo mira la prima mostra in programma, “Wabi-Sabi” di Martina Della Valle, che nel confronto con il tema del paesaggio “cerca le tracce lasciate dal tempo e dalla manipolazione umana”.
Nel mese di maggio cominceranno però le cosiddette conversazioni (costo 8 euro), che “vogliono essere un momento di approfondimento e discussione ma anche un’occasione di scambio e di relazione” si legge nella nota. E non mancheranno i momenti dedicati alla didattica, con una serie di workshop che cercano di approfondire aspetti quando autoriali/teorici di approccio al mezzo fotografico quando tecnici/pratici.
Il programma completo di Inner Code
MOSTRE
Wabi-Sabi – Martina Della Valle
30 settembre – 30 ottobre 2016
Dryphoto, via delle Segherie 33a
Il Wabi-Sabi è “la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute” (Leonard Koren), un concetto profondo quanto sfuggente che è parte integrante della cultura giapponese e che Martina della Valle celebra in una serie composta da dittici di piccolo formato in bianco e nero e da fotografie a colori di grande formato.
La ricerca dell’artista parte dal ritrovamento di alcuni negativi non datati che ritraggono, tra gli altri soggetti, composizioni di Ikebana. Da questo primo nucleo di immagini scaturisce un’ulteriore riflessione che indaga le tracce e le possibilità dell’intervento umano sulla natura, i tentativi di piegare le forme naturali, da complesse a schematiche, cercando di regolare l’imprevedibile.
CONVERSAZIONI
Un editing improbabile
9 giugno 2016 – dalle 19, con aperitivo e cena nel Giardino Melampo, in via delle Segherie 33a.
La storia di Dryphoto arte contemporanea inizia nel 1977 e nel 1981 si inaugura lo spazio espositivo di via Pugliesi 23 con due mostre di Luigi Ghirri. Da quel momento in poi Dryphoto ha presentato il lavoro di artisti giovani e affermati, da Olivo Barbieri a Guido Guidi, Vittore Fossati e Andrea Abati, da Francesca Woodman a Michael Schmidt e Thomas Ruff, da Robert Pettena, Gea Casolaro a Giovanni Ozzola, Tancredi Mangano e molti altri. Le esperienze e le riflessioni che hanno animato la storia trentennale di Dryphoto sono parte fondamentale del bagaglio con il quale inner code intraprende il suo viaggio. E per farlo, è stato scelto un modo non convenzionale, attraverso quello che l’organizzazione definisce “un editing improbabile”, da realizzare insieme ai partecipanti.
Aliqual – Massimo Mastorillo
16 giugno 2016
Dal 2009 al 2015 Massimo Mastrorillo è tornato più volte a L’Aquila, passando dalla documentazione del post-terremoto a una ricerca visiva che si sofferma su una zona d’ombra, dove un mondo ora inabitabile sembra riprendere vita. Con Aliqual Massimo Mastrorillo torna nel centro della città, dove frammenti e rovine sembrano prender vita, come in un improbabile futuro distopico che si fa metafora di una crisi di più ampia portata, oltre gli effetti di un evento – il terremoto – ancora lontano dall’essere superato. Aliqual è un progetto a cura di D.O.O.R. e un libro, a cura di 3/3 ed edito da Skinnerboox.
Rapido 904. La strage di Natale – Martino Lombezzi
23 giugno 2016
Nell’attentato del 23 dicembre 1984 al treno Rapido 904 Napoli Milano morirono sedici persone e più di duecento rimasero ferite. Il film di Martino Lombezzi va alla ricerca delle tracce che quella strage ha lasciato nei corpi e nella memoria dei protagonisti, dei sopravvissuti e dei soccorritori. Le memorie personali, che formano il corpo del film, si intrecciano alla cronaca del processo di Firenze conclusosi nell’aprile 2015 a Totò Riina, accusato di essere il mandante della strage. Spezzoni d’epoca, tratti dagli archivi della Fondazione FS e dalle Teche RAI, ci riportano ai momenti immediatamente successivi all’attentato. Queste immagini dialogano con altre, contemporanee, dei luoghi dove si è consumata la strage, riprese dai finestrini del treno, nelle vicinanze della linea ferroviaria e su un plastico che riproduce la tratta appenninica. Rapido 904. La strage di Natale (2015, 53 min) è una produzione di Zona, realizzata con il sostegno di Toscana Film Commission, Regione Toscana, Comune di Vernio.
Generazione critica #3 – Luca Panaro e Marcella Manni
29 giugno 2016
Generazione critica, che quest’anno giunge alla terza edizione, è un’iniziativa nata con l’obiettivo di approfondire le tematiche della critica d’arte prendendo in considerazione le esperienze artistiche, e in particolare fotografiche, degli ultimi decenni, promuovendo il dibattito e lo scambio di idee. Un workshop e un convegno riflettono ogni anno su un tema diverso e gli interventi sono poi raccolti in una pubblicazione. Il tema scelto per l’edizione 2015 riguarda le dinamiche della pratica artistica in relazione ai nuovi media: come Internet e i nuovi media costituiscano e forniscano allo stesso tempo il terreno e il materiale per potenzialmente infinite storie da raccontare. I relatori invitati a discutere sul tema sono stati: Frida Carazzato, Discipula, Sara Dolfi Agostini, Giorgio Di Noto, Paola Paleari, Luca Panaro, Valerio Rocco Orlando e Elena Giulia Rossi.
WORKSHOP
Una storia mancata. Invenzione di un’immagine assente – Moira Ricci
Date: 7, 21 e 22 maggio 2016 – ore 10 – 18
L’ambiguità del mezzo fotografico, il suo intrinseco oscillare tra documento e finzione, è sicuramente uno degli aspetti sui quali la fotografia contemporanea maggiormente si interroga. La finalità del workshop, condotto da una delle più interessanti giovani autrici della fotografia italiana, è quella di esplorare le diverse tecniche di ricostruzione della realtà attraverso la fotografia e il video, dall’appropriazione di materiali d’archivio alla messa in scena, alla manipolazione digitale delle immagini. Info e costi.
Basi di videomaking – Sara Bargiacchi
Date: 11 e 12 giugno 2016 – ore 10 – 18
Il workshop di videomaking si rivolge a coloro che intendono approfondire la produzione video. Nel corso delle due giornate, si affronteranno e analizzeranno le tre principali fasi del videomaking: pre-produzione, produzione e post-produzione. Si forniranno le basi per la creazione di uno storyboard, per la progettazione e la realizzazione delle riprese, di un montaggio fino all’esportazione del video finale. Il workshop, sia teorico sia pratico, permetterà di acquisire le conoscenze e gli strumenti di base per chi vuole imparare a realizzare di un video. Info e costi.
“One Flower, one leaf”. Ikebana applicata al territorio – Martina Della Valle e Rie Ono
Date: 24 e 25 settembre 2016 – ore 11 – 18
Il workshop vuole ricollegare il concetto fondante del lavoro Wabi-Sabi di Martina della Valle con il territorio specifico in cui essa ha luogo. Attraverso la ricerca di materiali vegetali spontanei (rami, fiori, legni, sassi, ecc.) a disposizione nei dintorni di Dryphoto e nella zona urbana di Prato, i partecipanti potranno conoscere alcuni dei principi basilari dell’arte dell’Ikebana e realizzare sculture vegetali guidati da Rie Ono (artista e docente di Ikebana) che attraverso pochi elementi potranno rappresentare il paesaggio naturale dell’area. Info e costi.