Che quella del turismo congressuale sia davvero una svolta per la città di Prato è ancora tutto da vedere. Intanto, però, ci sono i numeri del congresso internazionale della “Società italiana di psicologia e psicoterapia” (SIPPR) in programma il prossimo fine settimana (6,7,8 maggio): 910 tra psicoterapeuti, medici e psicologi provenienti da mezza Europa per i quali il Comune non sembra essersi fatto trovare impreparato.
“Abbiamo programmato itinerari per il tempo libero evidenziando l’offerta dei nostri musei, abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i commercianti e i ristoratori per un’offerta completa – diceva infatti ieri l’assessore allo sviluppo economico Toccafondi – Spero che questa sia la prima di una lunga serie di manifestazioni congressuali da programmare in città per dare sostegno all’economia e far rivivere il nostro bellissimo centro storico”.
Il turismo congressuale non è uno scherzo. Come spiegato nell’incontro del gennaio scorso “Lo stato dell’arte del turismo congressuale in Toscana”, tenutosi proprio a Prato, ogni anno questo particolare settore turistico genera qualcosa come 300 milioni di euro di valore aggiunto. E se Firenze ne è la capitale toscana, quell’incontro è servito per far conoscere agli operatori del settore anche la piazza pratese: 10 sedi congressuali alberghiere, 15 centri congressi, altre 5 strutture ricettive e circa 50 sale conferenze, sia pubbliche che private.
Per rendere ancora meglio l’idea, il dettaglio del congresso sulla psicoterapia relazione è un buon punto di partenza. “Il viaggio del modello sistemico: territori conosciuti e orizzonti da esplorare in psicoterapia relazionale”, questo il titolo, prevede infatti 42 relazioni in sessione plenaria, 190 relazioni in 40 sessioni parallele, 15 i relatori stranieri e 11 sale attive contemporaneamente per il confronto scientifico nei palazzi storici del centro città: Palazzo Buonamici, Palazzo Vaj, Sala Teatro Convitto Cicognini, Salone Apollo, Biblioteca Roncioniana, Ex Chiesa San Giovanni, Urban Center. A questo si deve poi aggiungere le attività economiche coinvolte, dagli albergatori ai ristoratori, dai tecnici ai fiorai.
“L’intenzione è far conoscere la città ai congressisti e la psicoterapia relazionale ai pratesi, creando una occasione di scoperta reciproca – ha spiegato Gianmarco Manfrida, presidente della SIPPR e direttore del Centro Studi e Applicazione della Psicologia Relazionale – Sono sicuro che Prato si rivelerà per quello che è, una città piena di fascino dal punto di vista storico, culturale, turistico, enogastronomico. Chi finora l’ha scoperta ne è rimasto incantato”.