Passeggiare in via Pistoiese. Una delle strade più frenetiche della città, già cuore della produttività pratese e adesso fulcro della comunità cinese, che per due giorni diventa una piccola oasi pedonale. E’ la Festa delle Luci, la manifestazione organizzata per il capodanno cinese con la quale, chi parteciperà se ne renderà conto subito, si sta cercando di mettere in piedi molte cose.
La prima è quella dichiarata dall’organizzazione: una manifestazione che in occasione del capodanno cinese promuova negli orientali il rispetto e la cura del quartiere dove abitano, un impegno che verrà ripetuto anche nei prossimi mesi, e in questo modo favorisca la loro integrazione. Non è per niente facile, ma è già un passo, magari importante per le prossime generazioni. Tipo queste.
La seconda è la riscoperta di un quartiere, e una riscoperta che non rinuncia ai cambiamenti subiti nel tempo ma che arriva addirittura a celebrarli. Venga chiamato “Macrolotto Zero” o “Chinatown”, il reticolo di strade che si dipanano da e tra via Pistoiese e via Filzi è oggi un luogo totalmente nuovo e per chi scrive ancora più affascinante di prima. Questa è l’impressione con la quale è stato portato a termine l’itinerario di oggi pomeriggio, con le strade e le corti ancora cantieri in vista del via ufficiale di stasera e del “Dragone” di domani.
C’è una certa soddisfazione a risalire via Pistoiese a piedi e vedere con quanta cura e attenzione (non) tutti i negozi orientali e non si sono preparati per l’occasione. Lasciate l’auto lontano, oppure non la prendete affatto. Arrivate a piedi e perdetevi per queste strade e tra le bancarelle che le animeranno domani (domenica 21 febbraio).
Arrivate là dove di solito il quartiere è un brulichio indistinto di carico/scarico, pacchi e pacchetti, auto in doppia fila e capannelli. La maggior parte delle volte lo vediamo scorrere accanto a noi scendendo in auto verso il centro, non senza inchiodare di colpo di fronte a qualcuno che attraversa la strada all’improvviso. Brulicherà anche per la Festa delle Luci, ma in modo diverso.
E poi, perdendovi, non rinunciate alla scoperta delle strade meno battute e di certi scorci improvvisi descrivibili in tutte le declinazioni possibili comprese tra le vecchie ciminiere pratesi e i temporanei panda cinesi, Clet compreso. Ci sono cose bellissime.
Soprattutto, andate la sera. Stasera e domani sera. E’ un vero spettacolo la Festa delle Luci.