Dopo il market di via Santa Margherita, il Comune chiude anche il locale all’angolo tra via Santo Stefano e via Tintori, ribattezzato negli ultimi tempi la “drogheria” e che solo ieri sera (18 febbraio) ha fatto da sfondo all’ennesima rissa per motivi legati allo spaccio.
La battaglia del Comune per liberare dallo spaccio il centro storico procede a colpi di ordinanze sindacali. Dopo la chiusura del market di via Santa Margherita, avvenuta lo scorso novembre, lo spaccio si era concentrato soprattutto in via Tintori e in via Santo Stefano, cioè nelle strade parallele, e oggi, dopo mesi di preparativi dicono in Comune, la polizia municipale ha notificato l’ordinanza di chiusura per un anno. I residenti e i commercianti della zona sono si sono affacciati alla finestre e sono scesi in strada per assistere alle operazioni della polizia municipale. Qualcuno ha pure applaudito.
Il momento della chiusura del market
Di seguito il comunicato stampa inviato dal Comune di Prato stamattina.
Chiuso con ordinanza sindacale per un anno il l’Igho market di via Tintori 71-73-75. Il sindaco Matteo Biffoni ha firmato l’atto questa mattina e poco dopo mezzogiorno gli agenti della Polizia municipale hanno notificato il provvedimento ai gestori dell’esercizio commerciale individuato come abituale ritrovo di persone pregiudicate, punto di appoggio per gli spacciatori di droga ai quali, secondo quanto è emerso da numerosi appostamenti di polizia, fornisce rifugio e copertura. L’ordinanza arriva al termine di quasi un anno di operazioni effettuate dalla Polizia municipale e grazie a quanto emerso dai rapporti di servizio tra il 19 maggio 2015 e l’11 febbraio 2016 e dai vari interventi svolti dalle Forze di Polizia nella zona, si è potuto riscontrare che il negozio Igho Market è di fatto “il punto di riferimento e aggregazione di tossicodipendenti” e il “principale luogo di abituale ritrovo di persone socialmente pericolose dedite ad attività criminose, oltre che punto di appoggio e rifugio per gli spacciatori di droga, per lo più di nazionalità nigeriana”.
Nell’ordinanza viene fatto riferimento anche agli esposti presentati dai cittadini che si sono rivolti in questi mesi all’Amministrazione comunale e alle numerose denunce di abitanti ed esercenti della zona fatte tramite la stampa locale.
Come nel caso del market di via Santa Margherita, chiuso il 19 novembre 2015, l’ordinanza fa riferimento all’ articolo 54 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali che dà la facoltà al sindaco di intervenire sia per contrastare che per prevenire situazione urbane di degrado quando ne sussistano sufficienti motivazioni. Il regolamento sul commercio in sede fissa approvato in commissione nei giorni scorsi e che il Consiglio comunale si appresta a votare parte dagli stessi presupposti prevendo la chiusura immediata delle attività quando viene registrato il ripetersi di un reato all’interno dell’attività stessa.
“Continuiamo a lavorare con ogni mezzo per riqualificare tutta l’area del Serraglio e dintorni – spiega il sindaco Matteo Biffoni -. Da un lato ci sono i continui controlli della Polizia municipale e delle forze dell’ordine e gi strumenti amministrativi come il regolamento sul commercio, che mette paletti rigidi alle nuove aperture alzando il livello dell’offerta; dall’altra ci sono le nuove aperture, come la prossima della mensa universitaria, e le iniziative quali il Mercato dei prodotti tradizionali, che in questo fine settimana animerà via Magnolfi e che verrà ripetuto, necessari per dare un nuovo volto alla zona. Per questo lavoriamo con la massima collaborazione tra istituzioni per contrastare il fenomeno dello spaccio, ma allo stesso tempo apprezzo l’impegno dei residenti e dei commercianti che ci aiutano con idee, proposte e impegno a dare nuova linfa a uno dei quartieri più belli del centro storico”.