“Pistoia, nel 2017, sarà la porta d’ingresso di tutta la Toscana e della cultura dell’Italia. Questi che riportiamo a casa oggi sono i frutti di una politica culturale senza reclami o slogan, che non promette quello che non può mantenere”: le parole di un evidentemente soddisfatto ed emozionato Samuele Bertinelli, sindaco della capitale italiana della cultura per il prossimo anno.
Oggi su Pistoia splendeva un sole che rendeva tiepida la temperatura di questo fine gennaio: è iniziato un nuovo percorso per la città, che la vedrà proseguire una direzione già tracciata da progetti pari a 5 milioni di investimenti, più uno da parte del ministero, grazie alla nomina di ieri.
Inoltre, Pistoia siede al tavolo nazionale della Rete delle Città della Cultura per la definizione del Piano strategico della Cultura italiana.
Queste le parole con cui il ministro Franceschini ha motivato la vittoria della città: “la candidatura risulta decisamente ben sostenuta nei suoi diversi elementi, area centrale urbana, relazione con il territorio circostante, ampiezza dei settori, gestione del sistema bibliotecario, budget importante ma realistico, partenariato di sistema e internazionale. Ampiamente apprezzate anche nel loro insieme, il progetto per qualità e completezza sa interpretare pienamente le risorse esistenti proiettandole in uno scenario anche internazionale avanzato di sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione associativa”.
Stamattina sindaco e tutti gli strumentisti dell’orchestra che ha permesso la realizzazione di questo progetto – Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Diocesi di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e Camera di Commercio di Pistoia – hanno presentato alla stampa tutti i passaggi che lo costituiscono.
Per la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2016 e 2017, Pistoia ha investito su alcuni progetti culturali di alta qualità, accuratamente predisposti e gestiti in economia dalle sue istituzioni culturali, in primis dalle sue biblioteche e dai suoi musei. Ogni progetto è commisurato alla sua capacità di rendere duraturi i servizi, migliorati o introdotti per l’occasione.
Gli investimenti più significativi, frutto di una scrupolosa ricognizione, sono concentrati sulla rigenerazione e riqualificazione urbane: i 76.000 mq dell’antico Ospedale del Ceppo, le Mura urbane, i percorsi ciclopedonali immersi nel verde del centro storico, lo sviluppo di Palazzo Fabroni museo dell’arte moderna e contemporanea, tutti destinati a garantire la valorizzazione dei beni culturali, la coesione sociale ed efficienti servizi turistico – culturali. La città prepara una grande mostra, dedicata a Marino Marini e organizzerà importanti festival, quello sulla Antropologia “Dialoghi sull’uomo” diretto da Giulia Cogoli, la rassegna sulle trasformazioni urbane “Leggere la Città”, il Pistoia Blues Festival. L’Associazione Teatrale Pistoiese ha previsto una eccezionale serie di spettacoli dal vivo, con tutte le primarie compagnie italiane, incursioni nella danza, le esperienze internazionali del Funaro. In programma anche la messa a fuoco della straordinaria figura del gesuita pistoiese Ippolito Desideri, antesignano del dialogo interreligioso, proprio nel trecentesimo anniversario del suo arrivo a Lhasa.
Tutti questi progetti sarebbero stati messi in piedi anche senza la benedizione del ministero “il progetto è già sostenibile di suo grazie ai soggetti presenti al nostro tavolo, ma sicuramente questo premio accelererà la messa in pratica di quello che abbiamo già deciso, oltre a dare alla nostra città un ruolo di rilievo di fronte ai vari finanziatori presenti e futuri: il nostro è un lavoro che guarda alla Pistoia che ci sarà tra trent’anni”.
La volontà è di presentare al 2017 una Pistoia rinnovata: “i lavori di messa in pratica partiranno da subito. Ci aspettiamo migliaia di persone il prossimo anno e questo comporterà un lavoro dal punto di vista del decoro urbano, dal punto di vista dell’urbanistica e del verde. Sicuramente questi progetti garantiranno introiti anche al distretto vivaistico. Da ieri sera già alcuni partner privati si sono fatti avanti per finanziare progetti culturali su Pistoia, perché saremo un brand su cui tanti vorranno investire”.
La cultura che si fa indotto, una città di 92mila abitanti convinta a voler cambia faccia e proseguire sui suoi lungimiranti progetti, pronta a iniziare un nuovo percorso. E una bella mattinata di sole di fine gennaio sembra aver benedetto tutto questo.