Partendo dalla memoria della Grande Guerra, dalle testimonianze di quell’immane tragedia, il Coordinamento cittadino per la Pace invita Prato a meglio comprendere la drammaticità dell’oggi, la realtà di quei paesi stritolati dalla violenza e dai quali famiglie intere sono costrette a fuggire per non morire. È questo il filo conduttore che lega le due giornate presentate dal delegato del sindaco Massimo Carlesi, e che racconteranno ai cittadini i conflitti di ieri e di oggi affinché nessuno dimentichi e nessuno si senta poi autorizzato a voltarsi dall’altra parte, senza sentirsi coinvolto.
La prima delle due iniziative si terrà domani, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale, l’altra invece lunedì 16. Quest’ultima mirerà a inquadrare al meglio uno dei conflitti più cruenti dei giorni nostri, quello siriano, che provoca morti a migliaia e frotte di profughi ogni settimana.
“Quella di domani, venerdì 13, si terrà alle 18 in piazza San Marco nella Casa del Combattente – spiega Carlesi – e verterà sulla presentazione del libro di Claudio Rigon I fogli del capitano Michel. Nata da un archivio del 1916 ritrovato a Vicenza, è una raccolta di foto e fonogrammi che ricostruisce sette mesi di vita degli ultimi fra gli ultimi, ossia i giovani soldati mandati a combattere per la patria e mai più tornati”. “E’ un piccolo grande libro – racconta Marisa Nardini dell’Associazione Tamburi di Pace – che tocca e commuove, aiutando a riflettere sull’assurdità della guerra, di ogni guerra”. Una giornata quella di domani che inizia però con l’incontro del mattino che lo scrittore e alcuni esponenti del Coordinamento faranno con tre classi quinte del Keynes, all’interno il progetto sulla memoria quale fondamento di un percorso di pace. “Aiutare i ragazzi a comprendere, ad aprirsi all’altro, a superare stereotipi e differenze, questa la missione del Coordinamento, questo l’intento di queste iniziative”, ha commentato il presidente, Massimo Carlesi. “Abbiamo fortemente voluto questo appuntamento perché l’associazione Combattenti e reduci di Prato ancora una volta dimostra di voler fermamente lavorare per la pace, pace che passa sempre da uno studio attento della storia e delle sue tragedie – ha precisato Luciana Becherini -. Lavorare con i giovani diffondendo una cultura di pace porta speranza”.
L’appuntamento di lunedì 16 alle 18 nel Salone Consiliare verte invece sull’attualità. “Siria, in fuga per la vita. Una conferenza per aprire gli occhi sulle realtà”. Durante l’incontro verrà inquadrato il grande gioco della parti che si nasconde dietro la guerra siriana, zona calda che sta destabilizzando l’intero scacchiere internazionale. Il tutto a spese dei soliti, gli ultimi appunto, famiglie intere costrette a fuggire per non morire. Molti di questi disperati rimangono accalcati nei campi profughi ai confini, veri e propri spazi strapieni dove la vita è al limite della decenza. Altri, la netta minoranza, si avventura lungo le rotte migratorie – attraversando i Balcani o sfidando il Mare Nostrum – in cerca di una speranza altra. A inquadrare a livello geopolitico e sociale la Siria e il Medioriente sarà Cristiano Tinazzi, reporter di guerra fra i più preparati, e Alessandro Bechini, responsabile del Programma Italia di Oxfam, che ci aiuterà a comprendere come le Organizzazioni non governative si inseriscono nel sistema di accoglienza e aiuto ai disperati in fuga in progetti strutturati e molto complessi. A moderare la discussione, la giornalista Stella Spinelli, che per dieci anni è stata inviata di Peacereporter, il giornale di Emergency.
Alla serata, sostenuta anche dall’assessorato alle Politiche per la cittadinanza, interverrà anche l’assessore Simone Faggi, che da sempre si occupa delle tematiche migratorie.