La dodicesiama edizione di is it my world?, progetto a cura di Kinkaleri rivolto alle espressioni più interessanti della scena dal vivo, dà seguito alla collaborazione con Villa Romana, un importante centro di produzione e di scambio internazionale con sede a Firenze, per la presentazione allo spazioK di un progetto condiviso dedicato alla performance contemporanea da titolo Perform: Supposing layers of silence.
Il progetto è un invito a conoscere e condividere tre performance di artisti nati o residenti in Toscana, Jeremiah Day, Jacopo Miliani, Francesca Banchelli, già presentate a Londra e a Stoccolma e mai mostrate al pubblico toscano.
Primo appuntamento del progetto Sabato, 07 Novembre ore 19.30, con ingresso libero allo spazioK, via S. Chiara 38/2 Prato, Jeremiah Day, artista americano residente a Villa Romana, presenterà un suo lavoro dal titolo Camp Darby Blues (Reprise). Nella sua ricerca Jeremiah Day (1974) riesamina i conflitti politici e i relativi movimenti di resistenza rivelandone tracce e contesti soggettivi tramite immagini, parole, linguaggio del corpo.
Nella serata allo spazioK, tutt’altro che silenziosa, Day partirà dal costante confronto con il problema di rappresentare/vivere/opporsi alla guerra globale al terrorismo che oggi minaccia di travolgerci tutti inesorabilmente. Si occuperà in particolare del lascito delle proteste italiane contro la guerra in Iraq del 2003 e del paesaggio della vicina Camp Darby, la base militare americana oggetto del brano del 1984 intitolato Camp Darby Blues del gruppo punk locale Cheetah Chrome Motherfuckers. Quando la sede del conflitto diventa diffusa, di fatto scompare. E come ha detto di recente il premier Renzi, chiunque voglia vincere le elezioni non si pronuncia contro la NATO.
Villa Romana Fin dal 1905, anno della sua fondazione, compito principale di Villa Romana è l’assegnazione del Premio Villa Romana, il più antico premio tedesco per l’arte. Artisti ospiti di provenienza internazionale ampliano la riflessione sulla produzione artistica contemporanea e arricchiscono il discorso sull’arte, sia all’interno della Villa che nel dialogo col pubblico.
La collaborazione con altre realtà regionali (musei, accademie d’arte, università e partner in altre discipline) consente lo scambio e il collegamento tra competenze, differenze culturali e biografie, offrendo al pubblico un punto d’incontro e di dialogo tramite nuove forme progettuali ed espositive con i partner più interessanti della scena d’arte fiorentina e oltre. L’associazione è finanziata soprattutto grazie alle sovvenzioni private di istituzioni, aziende e singoli. Il più grande sostenitore è la Deutsche Bank Stiftung. Un contributo significativo è inoltre offerto dal governo federale tedesco per la Cultura e i Media.
(Fonte Foto: To a Person Sitting in Darkness (#2 Perimeter’s Walk), Spazio A , 2015)