Chi s’incazza e chi si dimette. Chi s’organizza, s’indigna e non se ne vuole andare. Chi cambia partito, chi reagisce male, chi non “ci sta più e i pazzi siete voi”. Il Pd è in fiamme e la sinistra tutta in cerca d’un timoniere. Anche a Prato.
1) Adesso Prato. Il primo di una serie di incontri ideati per mantenere caldo l’entusiasmo pratese intorno a Matteo Renzi e soprattutto continuare a parlare del futuro di Prato, vedrà la partecipazione di molti nomi di rilievo, a cominciare da Sandro Veronesi. Si chiama infatti La Prato che funziona e vi parteciperanno anche imprenditori come Lido Casprini, Gianmarco Piacenti e Fabrizio Orlandi o professionisti come il medico Andrea Cavaciocchi, il presidente della Cap Giuseppe Gori e rappresentanti del mondo delle imprese come il presidente di Cna Anselmo Potenza e Wang Li Ping che insieme a CNA sta portando avanti un progetto di impresa ed integrazione.
2) Giovani Democratici. Non ci stanno più a certi giochi, giochetti e accordicchi: alzano la testa. Lo hanno fatto con #OccupyPD e per questo sono finiti in televisione, a Piazza Pulita insieme ai colleghi di altre città italiane. Dove i giovani pratesi non hanno avuto problemi ad andarci giù pesanti, scagliandosi contro la dirigenza di un partito in cui non si riconoscono più (Francesco Puggelli, segretario Pd di Poggio a Caiano) oppure appellandosi al buon senso per evitare divisioni irrecuperabili (Alberto Vignoli, segretario dei Giovani Democratici pratesi).
3) Prossima Italia Prato. E’ la fanpage dei sostenitori pratesi di Civati a segretario del Partito Democratico. E’ nata solo ieri, in vista dell’appello pubblicato stamani, ed è stata lanciata con lo slogan “Siamo un gruppo di persone che non minaccia di andarsene ma minaccia di restare“. Insomma, restano anche loro e riscuotono un discreto successo visto che anche il direttore di Radiogas Marco Monzali ha deciso di lasciare Sel per passare al PD, come ha scritto stamani sulla propria bacheca di Facebook.
4) Dimissioni dalla segreteria provinciale. Sono quelle annunciate in blocco da sette esponenti del Partito Democratico. Il gesto estremo di Simone Mangani, Angelo Formichella, Gabriele Alberti, Maurizio Calussi, Francesco Puggelli, Elisa Valdambrini e Matteo Prussi.
5) Sel. Anche Sinistra Ecologia e Libertà si muove e lo fa inserendo in modo ufficiale nelle proprie fila Diego Blasi. Il giovane presidente di Alp (Assemblea Libertà è Partecipazione) ha infatti rotto gli indugi dimettendosi dall’associazione proprio ieri, al termine della conferenza stampa di presentazione di “Bomba Libera Tutti”, l’evento che da quattro anni a questa parte anima piazza dell’Università per il giorno della Liberazione. Il cui spazio sui giornali poi, bisogna dirlo, è stato fagocitato dalla ben più succulenta notizia della discesa in politica del suo organizzatore.