Alla fine li hanno contati (sono cifre sottostimate perché il conteggio è ancora in atto) e quello che è venuto fuori è quello che in modo forse meno diretto ma comunque esplicito, dicevano tutti coloro che nella zona del Serraglio ci vivono, ci lavorano o ci passano tutti i giorni. I tossicodipendenti che ruotano intorno alla stazione non sono decine ma centinaia e vengono da mezza Toscana.
Ecco i numeri rilasciati stamani dal Comune, Sert e Asl sulla base dei primi due mesi di lavoro degli operatori di strada della cooperativa Cat.
Consumatori contati su 20 uscite (pari a 80 ore)
Consumatori certi (osservati nell’atto di consumare o di acquistare): 300
Consumatori presunti (che presentano segni evidenti di assunzione di stupefacenti): 163
Totale: 463 consumatori diversi
Maschi: 355
Femmine: 108
Minori di 18 anni: 8 – 2%
18-25 anni: 210 – 45% (ma si ipotizzano numerosi minori tra i consumatori)
26-35 anni: 140 – 30%
Maggiori di 35 anni: 105 – 23%
Le zone del consumo e altre problematiche
Gli operatori stimano che ogni giorno arrivino a Prato tra gli 80 e i 100 consumatori. Alcuni in modo più frequente di altri. Oltre dalla Provincia, i consumatori pendolari vengono da Firenze, Pistoia, Lucca, Viareggio e in alcuni casi sono stati visti prepararsi la dose in treno per poi scendere a Prato per consumare.
Il consumo riguarda sia eroina che cocaina in tutte le forme (inalatoria, intranasale, endovena) e soprattutto all’aperto, nella zona compresa tra la stazione Al Serraglio, piazza dell’Università, il Ponzaglio, la Passerella, i giardini adiacenti e la ciclabile lungo il Bisenzio (anche sotto il ponte della ferrovia). Ma il ritrovamento di materiali riconducibili al consumo di stupefacenti fa pensare alla presenza di consumatori in buona parte degli argini del Bisenzio (tra viale Galilei e via Mozza sul Gorone), l’area del vecchio ospedale, il giardino tra via Meucci e via Curtatone.
Gli operatori hanno notato comportamenti rischiosi riguardo alla trasmissione di malattie infettive come HIV e Epatite C: scambio di siringhe, riuso di siringhe, utilizzo di siringhe raccolte da terra, nessuna cura nel disinfettare.
Gli operatori hanno fatto un test sulle farmacie del centro storico: solo una vende siringhe in confezione singola. Sarebbe questa carenza di siringhe che spingerebbe i tossicodipendenti ad usare siringhe già usate o addirittura a raccattarne da terra.
Con la bella stagione, aumenta il tempo di sosta dei consumatori a Prato.
Il Sert
Le overdose registrate dall’inizio dell’anno sono solo leggermente diverse da quelle dello stesso periodo del 2014. Cambiano altri fattori
Distribuzione 2014 Gennaio/Giugno: 74 persone finiscono in overdose, di queste 10 sono conosciute dal Sert di Prato. La loro età va dai 19 anni ai 53 anni, per una media di 40 anni.
Distribuzione 2015 Gennaio/Giugno: 76 persone finiscono in overdose, di queste 14 sono conosciute al Sert di Prato. L’età varia dai 22 ai 55 anni, per una media di 41 anni.