Tre progetti musicali internazionali di sperimentazione in una sera sola. Allo Spaziok per is it my world?, progetto a cura di Kinkaleri in collaborazione con Nub, che presenta mercoledì 13 maggio alle ore 21.30 il concerto conclusivo di un’edizione che si è distinta per una serie di proposte tra musica e sound art.
Una risata m’ha guarito è il titolo di un’intrigante esperienza d’ascolto, unico evento che raccoglie a spazioK tre live, tre progetti musicali internazionali in cui si alternano nella stessa serata il chitarrista americano Eric Arn, l’artista austriaco Jung An Tagen, e la compagine Arbre du Ténéré, nuova formazione che include il designer Canedicoda e il chitarrista Maurizio Abate.
ARBRE DU TÉNÉRÉ è un duo di musica sperimentale composto dal chitarrista Maurizio Abate ed il designer Canedicoda e vuole presentarsi come un omaggio all’unicità ed al caso romantico. Musicalmente Arbre du Ténéré si presenta come un dialogo tra aperta improvvisazione e volontà di strutture armoniche, passando da situazioni e sonorità ambientali a cascate di gentile psichedelia minimale o ritrmica. Il desiderio del duo è di ritrarre musicalmente la figura di quest’albero speciale, l’albero del Ténéré, un’acacia che si ergeva solitaria nel deserto nel nordovest del Niger considerato l’albero più isolato al mondo. Nel 1973 l’albero venne investito ed abbattuto da un camionista libico – a quanto si dice – ubriaco. Il progetto è un omaggio alla sua storia, una scultura metallica che lo sostituisce ed omaggia da quando fu distrutto.
JUNG AN TAGEN è il principale artista sonoro che opera all’interno del Virtual Institute Vienna. Utilizzando tecniche di sintesi e campionamento, Jung An Tagen costruisce matrici aleatorie, figure ripetitive e tessuti poliritmici che ruotano intorno a timbri distintivi e frammenti tattili, creando una visione di movimenti morphing tra alta energia e stati di gravità zero. A causa della natura sinestetica del VIV, Jung An Tagen è legato strettamente ad una specifica grammatica visiva e si intreccia con la video arte, anche se le impostazioni performative vengono generalmente ridotte a solo audio. A causa di diversi alias e altre strategie di disorientamento, non è sempre facile tenerne traccia, ma ogni parte del puzzle segue una idea estetica distinta sugli stati inconsci, su corpo e tempo e su l’identità stessa.
ERIC ARN, chitarrista americano, con il suo Primordial Undermind ha minato le regioni più lontane dell’avant-rock, dell’improvvisazione libera, del drone e della psichedelia per oltre due decenni. Arn ha iniziato nei Crystalized Movements nel 1980 (la band che ha generato Magic Hour e il Major Stars) e ha guidato con la Undermind attraverso residenze in California, Boston, e Austin, in Texas prima di stabilirsi a Vienna, in Austria nel 2005. Nel 2014 ha pubblicato ‘Alchemy in the West Country’, album collaborativo tra Primordial Undermind e Thought Forms, così come la prima uscita di Outer Vertex, duo out-guitar con Christoph Weikinger (aka Torùn).