Martedì 3 Marzo – Verdena in concerto – Obihall
Prima serata importante quella di questa settimana fiorentina. Una serata di richiamo e che piace alla gente che piace, o meglio piace alla gente a cui non piace praticamente niente di quello che in realtà piace. I Verdena, band dalla onirica e curiosa carriera, tornano stavolta su un palco di eccezione, quello dell’ Obihall sorprendendo per la location così importante. Verdena, gruppo indipendente o ex indipendente, che poi non si è mai capito cosa significhi questo appellativo realmente, che sembra che chi lavora tipo con Sony sia una marionetta e chi ha l’etichetta sia il vero artista. Verdena band di eterni ragazzi i cui brani raramente arrivano alla maggioranza dei media. Verdena, quelli di “Valvonauta”. Apprezziamo i musicisti quasi quarantenni ancora abbigliati da giovani e non proviamo a paragonarli ai “Tre allegri ragazzi morti”, ma siamo sicuri che il “Teorema di Claudio Cecchetto” a loro si addica particolarmente: “nessuno canta le vostre canzoni, fatevi qualche domanda”. Il “concertino” fatto in grande senza il disco in rotazione seria l’è dura da affrontare, se non per fare presenza nella Firenze “culturalmente” attiva. In ogni caso, buona serata. C’è molto di peggio.
Mercoledì 4 Marzo – “La parola canta” con Toni Servillo – Teatro della Pergola
Il ripescaggio dello spettacolo a tempo perso, quello che si fa preparandolo in 3 giorni è specialità nella quale il Teatro della Pergola può considerarsi eccellenza fiorentina. Stasera sfodera un prototipo perfetto di questa rappresentazione: avremo sul palco due fratelli, uno bravissimo che ha preso l’ Oscar e che tutti ricorderanno come quello che balla come un bischero con il bocchino, l’altro che nessuno ricorda o ricorderà come vincitore di Sanremo. Entrambi i Servillo, per non sapere né leggere e né scrivere, leggeranno poesie su Napoli. Compito complicato e originale, che arricchirà sicuramente il pubblico che questa sera ha grandissimo interesse per lo spettacolo e non per gli attori: forse sarebbe stato più carino che i due fratelli si fossero messi su due sedie e parlare del più e del meno. Concludendo possiamo dire tutto, ma non possiamo denigrare Toni Servillo. Attore come pochi. Magari la prossima volta una roba un po’ più singolare, che in confronto gli spettacoli di Paolo Poli o i monologhi sull’amore di Benigni sembrano grandi rivoluzioni teatrali.
Giovedì 5 Marzo – “I giganti della montagna” – Teatro Cantiere Florida
“Sono sempre stato molto affascinato per il non finito, non concluso.
Ho sempre avuto una grandissima attrazione per i testi cosiddetti incompiuti.
Mi sembrano da sempre così giusti rispetto al teatro.
L’incompiutezza è per la letteratura, per il teatro è qualcosa di ontologico.
” Questa l’analisi finale del curatore della recensione dello spettacolo rappresentato questa sera al Teatro Carpenteria Florida: un’analisi interessante, riguardante l’ennesimo spettacolo “rivisitato”, questa volta di Pirandello, sul palco di questo prezioso palcoscenico. A dire il vero anche noi avevamo pensato che le opere “monche” siano quelle migliori: abbiamo riflettuto sulla questione dell’incompiutezza della letteratura, e ci siamo convinti. Di cosa? Che in effetti anche Dante poteva smettere di scrivere al Purgatorio. Oppure che anche Manzoni, invece di tirarla per le lunghe poteva interrompere dopo l’incontro di Don Abbondio con i bravi, che magari sai dopo chissà cosa sarebbe successo. Senza contare poi l’orrore di Shakespeare che conclude “Romeo e Giulietta”. Non ci resta realmente che sperare nella Provvidenza: che tenti Lei di salvare la ragione di cotale scrittore di presentazioni di spettacoli.
Venerdì 6 Marzo – Caparezza – Mandela Forum
Finalmente un evento realmente pop. Un evento degno di essere chiamato tale arriva a Firenze, arriva per il pubblico vero e proprio e non solo per la stampa specializzata, per gli addetti ai lavori o presunti tali. Forte stima per Caparezza, il Branduardi con la voce a 78 giri, che dal nostro punto di vista ha avuto una carriera al limite della perfezione: nasce Mikimix, tenta la carta del pop inutile e se ne tira fuori. Torna a Molfetta, si inventa nuovamente e si crea un personaggio. Aggancia il vendoliano ritornello della Puglia “regione completa” e scrive “Vieni a ballare in Puglia”, autentico tormentone dei giovani schierati (che poi non si è mai capito sta cosa della taranta come faceva a funzionare). Arriva addirittura a prendere un Premio Tenco, con sommo scandalo per chi lo considera solo un Jovanotti con la ceppica. E’ talmente intelligente che Lungarno sostiene e consiglia l’evento, che sarà sicuramente coinvolgente e divertente, nonostante l’artista in questione sembri un mocio Vileda rovesciato con la voce di Alvin dei Chipmunk. Andate a questo giro, che vi evitate il concerto estivo che praticamente è un festival sponsorizzato Birkenstock.
Sabato 7 Marzo – The Zen Circus – Auditurium Flog.
E finalmente tornammo giovani e con poche pippe mentali. Gli Zen Circus approdano all’ Auditorium Flog e si candidano come l’evento che abbassa la media della cultura definita tale per questa settimana, un po’ come la presenza di Fazio e Littizzetto per i palinsesti di RaiTre. Perché questi ragazzi, o meglio dire signori di quasi 40 anni, sono rimasti 19enni dentro: ve lo diciamo da ex estimatori che si sono un po’ stancati di sentire la parolaccia fine a se stessa. Del resto il ‘77 è passato, abbiamo iniziato a indossare qualche camicia ed abbiamo comprato la macchina con una cilindrata più grande del 1300. Se poi vi sentite ancora ribelli tipo che “la televisione distrugge il cervello”, potrete andare con soddisfazione a vedere Appino e soci e provare a cambiare il mondo con una chitarra elettrica o peggio ancora, con un blog. Parcheggio a questo giro ci dovrebbe essere, visto che ci hanno segnalato che per il concerto di Tricky ci fu un grosso problema per il posto auto. Serata ribelle.