Il primo disco di Alessandro Grazian esce nel 2005 e si chiama Caduto, l’ultimo è uscito il 12 gennaio 2015, si chiama L’età più forte, e ha visto collaborare Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours e Antonio “Cooper” Cupertino. Dieci anni pari pari e Alessandro Grazian approda al Nuovo Camarillo di Prato (è in via Settesoldi, nel caso ve lo foste perso). Non fatevi fregare dall’apparenza pulita e tranquilla: certo, non è Max Cavalera, ma non è nemmeno uno di quei cantautori che ti obbligano a tenerti accanto una caraffa di caffè per non finire orizzontali a metà concerto e, ciliegina sulla torta, ha una cura maniacale per i testi. Considerando il suo genere musicale, direi che è una cosa fondamentale.
E’ solo che ultimamente ci sono un sacco di cantautori che non hanno un accidente da dire. Grazian ha da dire un sacco di cose.
Con lui e prima di lui Wassilij Kropotkin: Francesco D’Elia e il suo violino.
Prato – Nuovo Camarillo – Sabato 7 febbraio – Ingresso libero con tessera Arci