L’università come incubatore d’impresa (UIF), cioè come luogo privilegiato dove i ricercatori possono verificare l’efficacia delle proprie idee d’impresa e magari decidere di mettersi sul mercato. Stamani, nell’aula magna del Pin di Prato, sono stati presentati alcuni di questi spin off, tra i quali la pratese SmartOperations, appena costituitasi come azienda.
Come funziona uno spin off e come questo possa diventare azienda vera e propria, ce lo spiega uno dei soci fondatori, Filippo Visintin, 35 anni, ingegnere gestionale. “Nel 2008, con il nostro background ingegneristico, sia meccanico che gestionale – comincia – abbiamo messo in piedi un laboratorio di ricerca con l’obiettivo di studiare e trovare soluzioni per il miglioramento dei processi di pianificazione, l’ottimizzazione delle prestazioni e di processi di produzione. E’ andata bene”.
Ben presto sono arrivate delle collaborazioni prestigiose con l’ospedale Meyer di Firenze, per il quale “abbiamo studio e messo appunto un sistema di gestione per il miglioramento della pianificazione del reparto chirurgia” spiega Visintin, con la Ferrari Gestione Sportiva, per la quale il laboratorio ha svolto un’analisi sull’affidabilità dei materiali usati (in pratica è il calcolo sulle probabilità di rottura dei materiali ndr) , e per la casa farmaceutica Eli Lilly e qui, dice Visintin, “si è trattato soprattutto di aumentare l’efficenza delle linee produttive”.
Poi è arrivato il momento di sganciarsi dall’università e provare a correre da soli. “Ci siamo costituiti come società solo nel dicembre scorso – spiega Visintin – siamo sette soci fondatori (di cui Mario Rapaccini è il presidente e Orlando Borgia l’amministratore delegato dell’azienda) e forti dell’esperienza maturata negli ultimi anni, ci presentiamo sul mercato con tre tipi diversi di soluzioni gestionali: una per la pianificazione degli interventi chirurgici, una per il miglioramento delle prestazioni affidabilistiche di prodotti critici e complessi e una dedicata all’ottimizzazione di sistemi e linee di produzione”.
“E’ fondamentale che in un paese come il nostro l’università favorisca laboratori di ricerca e incubatori d’impresa – conclude Visintin – ci sono tanti ricercatori di valore, gli spin off presentati stamani lo testimoniano e spero che possano trovare la loro strada nel mondo dell’impresa”.
I soci fondatori della SmartOperations sono Mario Rapaccini, Orlando Borgia, Carlo Banditori, Nelson Fanciullacci, Mario Tucci, Filippo Visintin e Filippo De Carlo. Allo spin off partecipa inoltre anche l’azienda di ingegneria Saipex.
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