femminicidio

Lottare contro la violenza sulle donne deve essere pane quotidiano. È questo lo slogan che martedì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, campeggerà sui sacchetti del pane di ogni pratese. Una frase, positiva e decisa, che vuole sensibilizzare e informare, veicolando nelle case di 40mila famiglie un messaggio e il numero del Centro Antiviolenza Donna La Nara (057434472).

È La Nara, infatti, che assieme al Comune, alla Cgil, alla Cisl e alla Uil ha ideato questa iniziativa, patrocinata dal Cna, dalla Confartigianato, dalla Confesercenti e dalla Confcommercio. Un’azione mirata, in linea con il grande lavoro che da anni sta facendo l’equipe pratese specializzata ad accogliere, aiutare, proteggere e guidare alla rinascita centinaia di donne in pericolo. “Solo nel 2013 abbiamo accolto 230 donne – spiega Loredana Dragoni, coordinatrice del centro -, mentre quest’anno siamo già a quota 200. Il trend dunque si preannuncia invariato: dicembre è sempre il mese peggiore”. Le feste – tengono a precisare in coro le donne della squadra interforze intervenuta a presentare le iniziative della giornata internazionale – contrariamente a quanto si possa pensare, tirano fuori traumi repressi e istinti inumani. “Per questo mai abbassare la guardia, mai smettere di informare e formare, di sensibilizzare e raccontare. È così che si cambiano le cose”, aggiunge Dragoni, fiera di quel centro che dispensa sostegno legale, economico e psicologico alle donne in difficoltà, amministrando anche una Casa Rifugio “sempre piena zeppa, purtroppo”, sottolinea.

Ed è per questo motivo, come ha raccontato l’assessore alle Pari Opportunità, Mariagrazia Ciambellotti, che “in attesa del tavolo di rappresentanza cittadina proposto dai sindacati, che dovrà lavorare su azioni capillari contro la violenza sulle donne, abbiamo sposato il progetto nelle scuole che La Nara sta sperimentando ormai da 17 anni, veicolandolo però dalle Superiori alle Medie. In cinque scuole medie pratesi (Lippi, Puttu, Mascagni, Malaparte e Mazzoni) le classi terze saranno coinvolte in due incontri sulla violenza verbale e sugli stereotipi che favoriscono il non rispetto del sesso femminile. La facilità all’offesa – prosegue l’assessore – e la leggerezza con cui vengono pronunciate certi concetti sprezzanti sono un segnale preoccupante che va arginato. E così il Comune ha deciso di aiutare La Nara in questa azione di prevenzione”.

Loredana Durgoni è convinta: intervenire sui giovani è l’unica speranza di cambiamento. “Quanto fatto in questi anni ne è la prova. Dopo aver parlato tanto nelle scuole di tutta Prato, sono i ragazzi stessi a invitarci nelle proprie assemblee. Mi è capitato di parlare a 400 ragazzi in una volta e non volava una mosca. Erano tutti a bocca aperta. E alla fine sono loro a essersi aperti con me, raccontando pubblicamente le loro esperienze intime. Costruire il rispetto è un punto cardine, che pesa sulla formazione dei giovani. La nostra intenzione, infatti – fondi permettendo – è dare continuità ai nostri interventi nelle scuole, perché questa città ne ha un gran bisogno”.

Dalla violenza si esce, grazie anche alle associazioni – ha quindi aggiunto Manuela Marigolli della Cgil, sostenitrice instancabile assieme a Cisl e Uil del Centro antiviolenza Donna pratese -. Il lavoro della Nara è prezioso e noi non smetteremo di sostenerlo”. E il sostegno ufficiale incondizionato è arrivato anche dall’Amminstrazione, che va ad aggiungersi al sostegno pubblico votato dal Consiglio comunale giovedì 20 novembre. “Nostra intenzione è mettere in campo piccole prassi. Siamo disponibilissimi a supportarvi”, ha sottolineato l’assessore Simone Mangani.

Il 25 novembre, dunque, Prato dirà il suo no alla violenza di genere, anche alcuni appuntamenti.

A Officina Giovani, alle 20:45, Letture sceniche a cura dell’Associazione Altroteatro in collaborazione con le donne del coordinamento. Una performance in cui il linguaggio teatrale si alternerà a interventi aperti di esperti della tematica: il procuratore facente funzione Antonio Sangermano, la coordinatrice del Codice Rosa Asl4, Laura Beninato, la presidente di Soroptminist International Italia club di Prato, Tiziana Giovannini, e Manuela Marigolli. Coordinerà Loredana Dragoni.

Nella cornice del primo piano del Museo di Palazzo Pretorio, invece, dove spiccano i capolavori di Filippo Lippi e il gioiello del polittico trecentesco di Giovanni da Milano, l’attrice Stefania Stefanin alle 21 darà voce e corpo alla storia di Artemisia Gentileschi con Gabriele Bonafoni. In scena anche la giovane violoncellista Giuditta Ara. La performance (durata 50 minuti) metterà in scena il personaggio di Artemisia a 45 anni.“Pittrice ormai affermata, è richiesta in molte corti italiane dove la sua bravura, la sua avvenenza e l’aura di scandalo che la segue dall’epoca del processo per stupro, l’hanno fatta diventare un personaggio celeberrimo, noto al grande pubblico come La Pittora”. È una produzione Alifer-Binario di scambio e rappresenta il primo studio per uno spettacolo futuro sulla figura dell’artista. Testo e regia di Stefania Stefanin e Mirco Rocchi. Per l’occasione il Museo resterà aperto dalle 21 alle 24 con ingresso gratuito per le donne. Chiusura della biglietteria alle 23.

Presentato infine, ieri sera alla biblioteca Lazzerini – grazie alla collaborazione con La Nara dell’associazione Ipazia e della cooperativa Alice – anche un libro tutto dedicato alle grandi donne del Novecento: Di generazione in generazione. Le italiane dall’unità a oggi un volume edito da Viella, curato da Maria Teresa Moti, Alessandra Pescarolo, Anna Scattigno e Simonetta Soldani.

Infine due buone nuove: giovedì 27 e venerdì 28 novembre riapriranno gli sportelli di ascolto rispettivamente di Montemurlo (nei locali dello Spazio Giovani), e di Vaiano (nel palazzo comunale), ottimi punti di partenza per uscire dal percorso della violenza.