“In questo momento stiamo assistendo all’aumento di minorenni eroinomani, un fenomeno assolutamente nuovo e preoccupante“. Così la direttrice del Sert di Prato Antonella Manfredi presentando oggi, sul Tirreno, quattro seminari dedicati alle dipendenze organizzati dal Centro regionale di bioetica Gianna Beretta Molla e realizzati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune e della Diocesi di Prato, della Società della salute e dell’Asl 4.
Dell’eroina, tutti i pratesi più o meno informati ne sanno qualcosa. Da quelli che accompagnano i figli in certi asili e certe scuole, e ogni giorno fanno lo slalom tra le siringhe per poi lamentarsi invocando che qualcuno faccia qualcosa, a quelli che invece frequentano o vivono il centro storico e assistono allo spaccio quotidiano. Fino a quelli che semplicemente leggono ancora i giornali.
La notizia di oggi è che il Sert è arrivato ad affermare un fenomeno che da tempo è noto al resto dei pratesi. E’ stata una lenta escalation verso la consapevolezza, stimolata tra l’altro dai giornali, quella che di un servizio territoriale che, come si legge sul sito della Asl4: “fornisce cure e prestazioni di carattere sanitario, psicologico e sociale a persone che fanno uso di droghe illecite. Le attività sono svolte da un gruppo di professionisti e prevedono trattamenti con farmaci sostitutivi e non, interventi educativi e di servizio sociale, sostegno psicologico e psicoterapia”.
Consapevolezza in tre passi
1) Alla sesta overdose in meno di un mese, nel mese di gennaio 2014 TvPrato intervista la direttrice del Sert per capire cosa sta succedendo. La direttrice spiega che questi casi di overdose non riguardano pazienti in cura al Sert di Prato e che quindi questo significa che il Sert di Prato funziona (protegge). Spiega che le overdosi sono dovute o a eroina tagliata con sostanze tossiche oppure a eroina troppo pura. Aggiunge anche che si sono registrate numerose nuove tossicodipendenze tra ragazzi di età compresa tra i 18 e i 23 anni. A domanda diretta risponde che i giovani nuovi tossicodipendenti hanno a che fare con eroina, cocaina e cannabis, e che soprattutto la cannabis è particolarmente diffusa e finisce, in chi ne fa un uso troppo frequente, per diventare una dipendenza.
2) A giugno, TvPrato ritorna al Sert perché in meno di 24 ore, tra il 2 e il 3 giugno, in centro storico si registrano tre overdosi. Dopo 26 overdosi dall’inizio dell’anno, dal Sert dicono tre cose: 1) le overdosi sono dovute probabilmente a eroina tagliata male oppure a eroina troppo pura 2) C’è preoccupazione perché “qualcuno possa fare un gesto sulla base della bravata o dell’impulso e poi avere conseguenze molto gravi”, tipo sviluppare una tossicodipendenza da eroina e cocaina. 3) Non ci sono dati che affermino che gli eroinomani a Prato siano persone “emarginate”, “assolutamente no – dice Antonella Manfredi – in particolar modo tra giovani e giovanissimi”. Nel servizio c’è anche Alfredo Arisi, responsabile del centro di solidarietà pratese, che spiega che l’idea del tossicodipendente che avevamo fino a poco tempo fa è da considerarsi superata. Parla di tossicodipendenti, a volte, estremamente integrati, che usano droga per rompere la monotonia. “Possiamo anche pensare ad un tossicodipendente in camicia e cravatta” conclude.
3) Al Sert di Prato, nel mese di ottobre, i sospetti sono diventati realtà: “In questo momento stiamo assistendo all’aumento di minorenni eroinomani, un fenomeno assolutamente nuovo e preoccupante” dice al Tirreno la direttrice Antonella Manfredi.