Voragini e baratri improvvisi che sfasciano i cerchioni, asfalto che si crepa, si sbriciola e s’inarca, che mina la tranquillità delle nostre giornate al volante. Settimane di pioggia hanno trasformato le strade di Prato in campi minati? Ogni acquazzone si porta dietro un nugolo di buche nuove e di nuove proteste. Perché le buche sono pericolose: per l’uomo, per le cose e pure per il paesaggio.
Una piccola rassegna stampa sul tema dimostra però che Prato è solo una tra le tante città italiane alle prese con il “dopo pioggia”. Non è che risolva il problema, ci mancherebbe, ma magari fa sentire meno solo il pratese al volante.
SETTE GIORNI DI BUCHE ITALIANE
Una donna è riuscita a scansarne dieci prima di centrarne una e finire all’ospedale in provincia di Pavia.
Motociclisti comaschi indignati filmano buche e avvallamenti dell’asfalto.
I ciclisti di Modena parlano dello scandalo groviera.
A Palermo ci sono killer invisibili.
“Diavolo, non l’avevo vista”.
Nella città del festival della canzone italiana adesso si canta la “condizione disperata” delle strade.
A Gallarate invece si vuol mettere “asfalto nei buchi”.
L’Abruzzo poi è alle prese con una buca perenne.
In Sardegna però si sono organizzati e adesso sono pronti al contrattacco.
I cerchioni di Verona infine hanno qualche problema, proprio come quelli di Prato.