Pillole d’impresa è una rubrica offerta da

idee_di_valoreIdee di Valore è un programma di affiancamento professionale e di tutoraggio rivolto a tutti coloro che intendono avviare una iniziativa imprenditoriale, sviluppato da Consulting & Management Partners srl

Le valutazioni di marketing della vostra idea d’impresa non possono (e non dovrebbero) prescindere dalla stima dei risultati economico-finanziari derivanti dalle scelte strategiche e operative adottate.

Sia che si tratti di una semplice attività autonoma, sia che si abbia intenzione di sviluppare un grande progetto, raccomandiamo davvero di non prescindere da quest’ultimo step! Un passaggio che riteniamo necessario e fondamentale per capire due cose. La prima: se i capitali che investiremo in questa idea produrranno una remunerazione personalmente soddisfacente. La seconda: se questo progetto è in grado di produrre ulteriore “valore” da poter re-investire nella medesima attività al fine di accrescerne la competitività della stessa.

In questa sede affrontiamo il tema degli investimenti e dei fabbisogni finanziari per lo start up d’impresa e rinviamo alla nostra ultima Pillola d’impresa alcuni suggerimenti “tecnici” per definire in via autonoma la redditualità del vostro progetto.
Gli step che vi suggeriamo qui sono 4.

1) Stabilite gli investimenti necessari per l’avvio d’impresa.
Definite ciò che risulta indispensabile acquisire per lo start-up della vostra idea, sia ti tipo materiale (attrezzature, impianti specifici, mobili e arredi, hardware, etc.) che di tipo immateriale (costituzione presso il notaio, sito web, progetti pubblicitari, brevetti, marchi, licenze, software specifici, etc.). Per ognuno di essi acquisite i preventivi e stabilite l’ammontare complessivo necessario.
Per non “affaticarvi” troppo finanziariamente, vi consigliamo di prevedere per il primo anno solamente quegli investimenti che ritenete davvero indispensabili per il funzionamento della struttura aziendale, differendo nel tempo l’acquisizione degli altri “asset” ed “esternalizzando” quelle attività che si possono presentare saltuariamente.

2) Programmate con cura i vostri investimenti.
Una volta stabilito il valore dell’investimento per ciascuna voce di spesa, dovrete decidere anche come e in quanto tempo pagare questi beni. L’esperienza ci porta a suggerirvi di trovare forme di dilazione di pagamento abbastanza lunghe in modo da differire nel tempo l’esborso di denaro (es. un anno). In questo modo, se il capitale proprio non dovesse essere del tutto sufficiente a coprire tali investimenti, potremmo tentare di pagarli attingendo direttamente alla normale attività d’impresa. Ricordatevi che quest’ultima dovrà essere anche in grado di coprire (in termini di pagamento) i fattori produttivi acquisiti e darvi un margine di profitto, perciò prestate molta attenzione a fare i giusti investimenti al momento giusto.

3) Fatevi due conti.
La determinazione dei fabbisogni apre immediatamente il problema delle fonti dalle quali attingere i denari necessari per avviare la propria impresa. Il “primo conto” ha a che fare con le vostre disponibilità finanziarie da destinare al vostro progetto. Quanti denari potete destinare? In altre parole, a quanto ammonta il capitale proprio o quello che in gergo tecnico è chiamato “capitale di rischio”? E’ sufficiente a coprire tutti gli investimenti oppure dovete ricorrere a “capitale di terzi” o di finanziamento? Se sì, per quanto? Verificate pertanto la possibilità di accedere a risorse esterne quali, affidamenti bancari o altri soci finanziatori, e/o prestate molta attenzione alle agevolazioni e ai contributi promossi dagli enti del territorio per l’aiuto allo start-up d’impresa.

“E se i capitali non fossero sufficienti?”
Non arrendetevi e soprattutto, se ci credete davvero, non mollate la presa.