“Pratesi, bisogna cambiare”, così ha esordito ieri sera l’assessore alla mobilità Filippo Alessi al termine degli interventi del pubblico all’incontro su traffico e degrado organizzato alla Passerella. E dopo aver lanciato il progetto della pedonalizzazione di piazza Duomo (ieri sul Tirreno), ha ripetuto il concetto anche di fronte ai residenti della zona più malfamata del centro storico.
Nuova mobilità, nuova filosofia
“Non voglio vedere le auto in piazza del Duomo e non voglio vedere 400 autobus in via Santa Margherita – ha cominciato Alessi – così come non possiamo più permettere che le auto attraversino il centro solo per raggiungere un’altra zona della città, anche perché non può esistere un centro di serie A e uno di serie B. Chi viene in centro deve venire per rimanerci e quindi è nostro compito mettere queste persone in condizione di arrivare in centro nel modo più semplice possibile e farceli rimanere”.
Per farlo, la strategia è semplice così come il concetto di fondo: esistono distanze che si possono fare benissimo a piedi o in bicicletta. E quindi se da una parte la giunta ha intenzione di promuovere l’utilizzo della bicicletta a discapito dell’auto, dall’altro vuole anche favorire l’utilizzo dei numerosi parcheggi esterni alle mura per chi all’auto non vuole rinunciare.
Proprio l’assessore alla mobilità raccontava ieri sera di un tragitto, compiuto da lui nei giorni scorsi, dal parcheggio di via Arcivescovo Martini a piazza del Comune. Poco più di 500 metri, che a passo normale si traducono in un tempo di percorrenza inferiore ai 7 minuti, figuriamoci in bicicletta. Insomma, una cosa fattibile per chiunque. Anche se poi l’impresa sarà probabilmente far cambiare le abitudini, come sempre.
Un concetto, quello dell’educazione ai cambiamenti, ripreso anche dall’assessore Valerio Barberis. “Il centro storico corrisponde all’identità di una città e come tale, se vogliamo modificarlo, occorre studiare in modo unitario i suoi cambiamenti. La strada è il luogo dove viviamo tutti e per cambiarla non possiamo tralasciare niente – ha spiegato – stiamo studiando soluzioni organiche per togliere il traffico di passaggio dal centro e al tempo stesso incentivare il più possibile l’uso della bicicletta. Il grande tema del futuro di Prato non sarà solo un nuovo piano della mobilità ma anche, e soprattutto, una riflessione su come vorremo muoverci in futuro. Per fare questo occorre ripensare completamente la mobilità del centro storico – ha concluso – studiare dove far passare le ciclabili, come meglio utilizzare i parcheggi esistenti”.
E a proposito di parcheggi, quello del mercato nuovo, immenso ma utilizzato pochissimo, è al centro di una strategia ben precisa. Alessi ha annunciato che il sogno sarebbe quello di renderlo gratuito, e quindi favorirne in tutti i modi l’utilizzo, ma la questione centrale è legarlo in modo diretto al centro. Come rendere più veloce e diretta la percorrenza tra il parcheggio e il centro storico.
Autobus e Arpat
Stamani è comparso un cartello sulla vetrina del laboratorio di falegname di Osvaldo Brizzi, autore di uno degli interventi più apprezzati dal pubblico della Passerella ieri sera. Sul cartello c’era scritto “Assessore Alessi, questa non è una strada, è una camera a gas”. Su alcune finestre di via Santa Margherita, come annunciato iersera, sono stati appesi dei drappi bianchi, “che quando saranno neri, cioè tra pochi giorni – ha spiegato Brizzi iersera – verranno consegnati al sindaco”.
“Sono conscio della situazione legata agli autobus in centro, sia quelli della Lam che quelli provenienti dalla vallata – ha spiegato iersera Alessi – con la Cap siamo al terzo incontro, anche perché non solo non è possibile che in un unico punto del centro storico passino quattro linee ma, per esempio, non è possibile nemmeno che il nuovo ospedale sia così poco servito dal servizio di trasporto pubblico. Sicché il discorso è avviato, ripartiamo dalla Lam e ripensiamo insieme i tragitti”. E a chi gli chiedeva se fosse o meno il caso di far eseguire un controllo dell’aria nel punto tra via Pier Cironi, via San Giorgio e via Santa Margherita, l’assessore alla mobilità ha risposto: “Sono d’accordo”.