“Un’altra storia” anche per quanto riguarda lo stile. Non che Roberto Cenni si sia mai vestito male, anzi: ma qui parliamo proprio di un’altra scuola. Iniziamo dal principio, però. Ve lo ricordate Matteo Biffoni per le primarie in parlamento o quelle per il segretario nazionale del Partito Democratico? Sempre e solo in camicia bianca, come vuole la tradizione renziana.
Con la candidatura a sindaco si cambia look, forse c’era bisogno di avere una propria identità e allontanarsi dal leader. Quindi completi su completi: inizialmente sempre seguendo i colori di Obama (anche lì, Renzi docet), quindi completo blu scuro, camicia bianca e cravatta rossa.
Nei mesi il candidato sindaco ha fatto delle variazioni sul tema: grigio, via il completo, arriva il golf…memorabile il trench beige indossato in occasione della visita del ministro Maria Elena Boschi, ma di questo abbiamo già parlato.
La giacca color “blu Cina”
Nell’ultima settimana di campagna elettorale Biffoni si è sdato. Diciamo che quello che solo oggi possiamo chiamare sindaco di Prato c’aveva preso gusto.
E allora ha iniziato con il completo per la visita del premier Renzi a Prato. Il colore del completo, passato alla storia come “color Boschi, il giorno della firma del giuramento da Napolitano”, in realtà ha un nome molto più pratese di quanto non ci si aspetti: la tonalità di blu si chiama “Cina”.
Cercate su Google se non vi fidate. Che fosse un forte messaggio elettorale nei confronti della comunità cinese di Prato? “sono tutto vestito di Cina”? Nel salutare le persone, in più di un’occasione, le maniche di Biffoni arrivavano a toccargli i gomiti. Della serie: “non ho nemmeno bisogno di rimboccarmi per iniziare a lavorare, votatemi”.
Il gran finale: giacca e calzino a quadretti
Il giorno dell’elezione Biffoni si è presentato con una giacca che avevamo già visto durante uno degli ultimi dibattiti col suo principale sfidante Roberto Cenni alla Camera di Commercio, ma che il grande elettorato non aveva mai visto pubblicamente. Una giacca che lo ha confermato: il sindaco più hipster d’Italia, per le elezioni 2014. O anche un candidato che pensava “se mi va male, stasera porto la famiglia al mare per due o tre giorni”. Anche qui la solita tecnica della manica corta, non è mancata, che sia da leggersi anche come “ho le maniche corte, non il braccino”?.
La cosa che in molti non hanno notato però è il calzino che ha indossato Matteo Biffoni il giorno in cui è stato eletto nuovo sindaco di Prato. Un calzino a quadretti blu e rossi che entrerà nella storia di questa città. C’è chi mormora che nel tragitto da casa al comitato elettorale, la compagna di Biffoni abbia commentato l’ardita scelta ai piedi con la frase: “l’elettorato di sinistra non è ancora pronto a questo paio di calzini, Matteo”.