La storia del cinema si divide in due: prima e dopo “Roma città aperta”
Otto Preminger
Il film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. A distanza di quasi settant’anni, il capolavoro neorealista di Rossellini rimane un riferimento imprescindibile della cultura italiana: il film che ha rivelato al mondo il nostro cinema e la figura di Anna Magnani.
Da lunedì 31 marzo e per tutto il mese di aprile, in 70 sale italiane, nuovo titolo del progetto ‘Il Cinema Ritrovato. Al cinema’ promosso dalla Cineteca di Bologna e Circuito Cinema per portare in prima visione i classici restaurati. Un restauro, quello di Roma città aperta, a sua volta emblematico della capacità di tre istituzioni italiane di unire i propri sforzi nella salvaguardia del patrimonio cinematografico nazionale: il restauro segna infatti il culmine del Progetto Rossellini, impresa voluta da Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Cineteca di Bologna e CSC-Cineteca Nazionale, che ha portato al recupero dei titoli principali della filmografia di Roberto Rossellini (La macchina ammazzacattivi, India, Viaggio in Italia, Stromboli terra di Dio, L’amore, Paisà, Germania anno zero), presentati in questi anni al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival di Berlino, al Torino Film Festival, al Festival di Roma e al Festival Il Cinema Ritrovato di Bologna.
Ecco dove potete trovare Roma città aperta, in zona:
– 31 marzo Spazio Uno, Firenze
– 31 marzo Globo, Pistoia
– 1/2/3 Aprile Stensen, Firenze
– 10 Aprile Multisala Grotta, Sesto Fiorentino
– 29 Aprile Cinema Terminale, Prato