Lasciate ogni speranza o voi che entrate. Potrebbe essere questo il monito da affiggere alle varie entrate dell’elegante parcheggio del nuovo ospedale di Prato. E non certo – sia mai – quale avvertimento riferito alla qualità – ormai indiscussa – della struttura e dei suoi medici, bensì per la labirintica conformazione del parco adibito alla sosta, da cui si può entrare da vari punti, ma dove l’uscita è una e solo una e se non ti armi di pazienza rischi un esaurimento nervoso.
Sì perché da quando è subentrata la sosta a pagamento – un euro la prima ora, fino a un tetto massimo di quattro euro – per uscire c’è solo una maniera: seguire le frecce, fare il giro dell’oca e poi passare da un via delimitato da due sbarre che si aprono solo con l’apposito tagliando pagato. E diciamo che – sarà perché scontano la fase di rodaggio – non solo le sbarre in questione non sono esattamente due schegge, ma una delle due stamani era già guasta, con tutte le conseguenze del caso. Alle 11.40 – e non è l’ora di punta – la fila era proverbiale: un serpentone lunghissimo di auto con a bordo gente esterrefatta e snervata.
A gestire l’emergenza due addetti che, mostrando una certa non chalance, cercavano di far aprire la capricciosa sbarra con vibranti colpetti o urlando nei citofoni di cui ogni attrezzatura è dotata in modo da garantire la comunicazione con una non meglio nota sala di controllo. Il tutto, chiaramente, senza successo.
Non solo, molti automobilisti ignari su dove pagare la sosta, si sono ritrovati a dover parcheggiare l’auto di nuovo, saldare il conto alla macchinetta che è accanto all’uscita, e quindi rifare il giro dell’intero posteggio per rimettersi in fila e sperare di uscirne sano.
Una scenetta esilarante contornata da espressioni incredule e di evidente disappunto stampate sui volti di spettatori impotenti che magari avevano appena parcheggiato e già si pregustavano il dopo. Qualcuno, però, non ha potuto fare a meno di sbraitare contro amministrazione e vertici regionali, infamando Rossi & company per il bel regalo della sosta a pagamento e del conseguente caos.
Che fare? Auspicando che chi di dovere raddoppi almeno le uscite, non ci resta che consolarci nella certezza di avere un ospedale bello, pulito ed efficiente, che alla fine è quel che conta. O no?
Foto credits: Liberamente.blogspot.com