Battiato prima di essere Battiato, ovvero: Battiato negli anni 60. Prima di sperimentare, prima di scrivere poesie, il cantautore siciliano ha iniziato con canzoni di protesta e canzonette d’amore.
Il primo singolo di Battiato contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L’amore è partito. Il secondo ripropone invece una canzone portata al successo da Alain Barrière: …e più ti amo. Tradotto in italiano da Gino Paoli, il brano verrà riproposto, molti anni dopo, in una nuova versione, nell’album di cover Fleurs 2, uscito nel 2008.
Insieme al compaesano Gregorio Alicata, già pianista di Edoardo Vianello e autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, successo degli anni sessanta), Battiato forma un duo, Gli Ambulanti. I due artisti si esibiscono con un repertorio di canzoni di protesta davanti alle scuole all’uscita degli studenti, suscitando molta curiosità.
In questa fase vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che propone i loro brani alla casa discografica Dischi Ricordi. L’album, però, è bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d’incisione. Il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo.
Proprio Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell’artista nel filone di “protesta” che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli incisi ufficialmente furono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me.
Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell’artista: poco dopo l’uscita del disco, il 1º maggio 1967, Giorgio Gaber lo invitò al programma televisivo che presentava insieme a Caterina Caselli, Diamoci del tu. Battiato si esibì proprio con il brano La torre. Ospite del programma, nella stessa puntata, un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: Francesco Guccini. E proprio in questa occasione Gaber propone a Battiato di cambiare il nome da Francesco a Franco, proprio per non confondersi con Guccini.
Qualche mese dopo partecipa alla III edizione della Caravella dei successi, presentata quell’anno da Mike Bongiorno, che si svolgeva al Teatro Petruzzelli di Bari
Nel 1968 cambia casa discografica, passando alla Philips, così facendo, decide di abbandonare il genere di protesta per incidere dischi dal sapore romantico, allo scopo di allargare l’orizzonte del suo pubblico con dischi più immediati e di facile consumo. In questo periodo collabora con il chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registra altri due brani che la casa discografica pubblica soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottiene un discreto consenso con È l’amore, canzone che risulta essere il primo successo del cantautore vendendo oltre centomila copie.
Nel 1969 il musicista partecipa a Disco per l’estate con il brano Bella ragazza che verrà, inseguito, escluso dalla competizione. Sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera presentando il brano Sembrava una serata come tante.
L’amore è partito
E più ti amo
La torre
Triste come me
E’ l’amore
Fumo di una sigaretta
Sembrava una serata come tante
Bella ragazza
(fonte testo: Wikipedia)