“Centro Pecci Commissione” è un nuovo progetto con cui il museo di viale della Repubblica vuole trasformare la sala più grande dell’ala Nio e l’ingresso del museo in uno spazio espositivo. “Il progetto – si legge nella presentazione – mira a offrire un’esperienza estetica immersiva a chi visita la sala o la fruisce prendendo parte a incontri, dibattiti o eventi dal vivo come performance o concerti. La proposta costituisce inoltre un’occasione importante per arricchire le collezioni del Centro Pecci con una serie di opere che potranno essere riallestite nel tempo a seconda anche dell’utilizzo degli spazi”.
Per la prima edizione del progetto, il direttore Stefano Collicelli Cagol ha scelto Adelaide Cioni (Bologna, 1976). Cioni ha realizzato prima “Il mondo”, grazie al sostegno della Bellandi Spa, che ricopre i muri perimetrali della sala più grande dell’ala Nio e si ispira ad elementi astratti e naturali.
“Tre grandi tele bianche – si legge nella presentazione – a ciascuna di esse sono cucite griglie, cerchi e triangoli, segni ancestrali realizzati con panni di lana colorata. Presenti sin dall’antichità nelle decorazioni di popolazioni di diverse parti del mondo, questi simboli sottolineano la ricerca di Cioni attraverso le epoche e le geografie. Le pareti più basse della sala ospitano tele di dimensioni minori, con campiture bianche invase da motivi desunti dal repertorio di forme naturali astratte utilizzate dall’artista, come piante, onde del mare, gambe, stelle, buchi neri. Nel carnevale acceso dai colori incandescenti e luminosi della lana rigenerata, il mondo prende così sostanza abbracciando idealmente chi vi si immerge entrando nella sala”.
Ad accogliere i visitatori nel Centro Pecci ci sarà invece “La grande mano”, anche questa realizzata con il sostegno di Bellandi Spa.
“Cioni ha scelto l’iconografia delle dita affusolate di una mano a sottolineare il ruolo chiave che la manualità continua ad avere ancora oggi – spiega la presentazione – Nella quotidianità, nel lavoro, nelle cerimonie sacre, nel gioco e nell’erotismo, la mano è la parte del corpo preposta a stabilire connessioni con ciò che è altro da noi. Cioni celebra il potere della mano in una tela di ampie dimensioni, sottolineandone il ruolo fondamentale nella produzione artigianale, industriale e artistica, ma anche nelle attività digitali che compiamo tutti i giorni, proprio con le dita”.