Chiusa dalla scorsa primavera, la chiesa di San Michele (Carmignano) che ospita la Visitazione del Pontormo non riaprirà molto presto a causa di gravi danni strutturali. Per metterla a posto, e quindi per rendere di nuovo visibile la Visitazione a fedeli e turisti, servono molti soldi e molto tempo. Solo che il capolavoro non può rimanere chiuso per anni in un cantiere. Per questo motivo il vescovo di Pistoia -la Diocesi è proprietaria sia dell’immobile che dell’opera – sta cercando una soluzione adeguata, sia per la ristrutturazione dell’immobile sia per la nuova collocazione dell’opera.
“Un colpo al cuore”, così ha commentato il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti l’ipotesi che la Visitazione del Pontormo possa spostarsi da Carmignano.
“La “Visitazione”, oltre a una delle opere maggiormente significative del Manierismo fiorentino, è sicuramente l’immagine che probabilmente meglio rappresenta “l’anima di Carmignano” – ricorda il sindaco in una nota – Per questo motivo, immaginare il nostro territorio e la nostra comunità senza la Visitazione del Pontormo rappresenta una profonda ferita, un’opera che è parte della nostra cultura e sinonimo di Carmignano nel mondo. Inoltre la bellezza e la storia del capolavoro rappresenta un valore determinante e fondante della capacità di attrattiva turistica di Carmignano, tale da essere patrimonio di tutti i carmignaesi e le carmignanesi”.
“Come Sindaco e come Amministrazione Comunale abbiamo chiesto un incontro con il Vescovo, con lo scopo di aiutare la parrocchia e la curia, di pari accordo con la soprintendenza, a trovare una soluzione che garantisca una corretta custodia del capolavoro e la sua permanenza nel nostro territorio comunale, consentendone la fruizione a fedeli e turisti. Il nostro impegno – conclude Prestanti – è anche diretto a prevedere azioni e progetti tali da tutelare e valorizzare l’opera, e che consentano di poter valutare raccolte fondi mirate al recupero del naturale spazio all’interno della parrocchia di San Michele Arcangelo in Carmignano”.