Arrivi e presenze in crescita, l’ambito turistico pratese si dota per la prima volta di un piano strategico di sviluppo sul medio e lungo periodo. È il primo, necessario passo per trasformare il turismo in una colonna dell’economia cittadina intorno ai quattro assi individuati: enogastronomia, i cammini, il turismo outdoor e quello legato all’arte e alla tradizione.
Presentato lunedì 16 ottobre, il piano strategico nasce dal coinvolgimento, tramite bando, del Centro studi turistici, The Plus Planet, Coeso e Itinera, cui spetterà il compito di analizzare, progettare e guidare l’organizzazione dell’offerta turistica pratese.
«È la prima volta che l’ambito turistico pratese si organizza, coinvolgendo alcuni professionisti del settore che si occupano già di turismo a livello regionale, per costruire un Piano strategico complessivo di promozione del nostro territorio – ha detto l’assessore al turismo Gabriele Bosi – L’obiettivo è quello di tenere insieme la programmazione delle Amministrazioni comunali con il lavoro degli operatori turistici dell’ambito, costruendo progetti e servizi comuni in grado di rendere il nostro territorio ancora più attrattivo».
Il lavoro preliminare e i quattro prodotti
I professionisti coinvolti nella creazione del piano strategico hanno analizzato i flussi turistici e il sentiment delle recensioni degli ultimi dieci anni, che sono circa 284 mila.
«Lo stato di salute del turismo pratese è molto positivo – ha detto Alessandro Tortelli, Direttore del Centro studi turistici – da inizio anno c’è da segnalare un aumento del 28,3% di arrivi e del 24% di presenze; da luglio a settembre un aumento del 17,2%. È un turismo che cresce in maniera importante grazie all’aumento, il 49% in più rispetto al 2022, dei mercati esteri, in particolar modo quello americano (e poi Cina, Germania, Francia ndr). Il mercato italiano, che è in calo in tutto il territorio regionale, qui conferma i dati del 2022, un dato certamente positivo».
«Saranno quattro i prodotti su cui andremo a coinvolgere tutti gli operatori interessati: l’enogastronoma, i cammini, il turismo outdoor e poi tutta la parte legata all’arte, alla storia, alla tradizione e alla cultura tra cui il Turismo industriale. Su questi temi – conclude l’assessore Bosi – sarà realizzata una coprogettazione che avrà inizio con una plenaria che martedì 17 ottobre alle 15 nella sala conferenze di Palazzo Pretorio. A questa riunione seguiranno workshop specifici, che approfondiranno queste 4 macro aree».
Come funziona
L’obiettivo è mettere intorno a un tavolo tutti gli operatori del settore (dagli albergatori ai ristoratori etc ndr) e studiare insieme dei prodotti che intercettino e generino addirittura la domanda turistica per il territorio pratese. Un lavoro che sarà inevitabilmente di concerto tra privati e Comuni, le cui iniziative e i cui investimenti saranno cruciali. Sistemizzando l’offerta, sarà quindi possibile la creazione di un vero e proprio catalogo commerciale di esperienze vendibili nella provincia di Prato.
Nello specifico, la costruzione del sistema turistico pratese ruoterà intorno a quattro attività. La prima è appunto lo sviluppo, insieme agli operatori del settore, di una rete di accoglienza turistica degna di questo nome. La seconda riguarderà la gestione dell’animazione territoriale e di tutti quegli eventi e quelle iniziative organizzate sul territorio. Iniziative già esistenti e perché no, speriamo, anche nuove. Un ruolo centrale avrà poi la valorizzazione del territorio, cioè la produzione del materiale promozionale della città e della Provincia di Prato in un’ottica turistica. E sarà probabilmente questo il risultato più difficile da centrare, tenendo conto di come e per quali motivi, di solito, la città di Prato sale alle cronache regionali e nazionali. L’ultima attività, non meno importante, sarà poi quella di raccordo tra i vari uffici turistici della provincia, perché anche in questo caso, solo lavorando di concerto si potranno individuare gli elementi da valorizzare per intercettare la domanda turistica nell’ambito pratese.