La giunta, su proposta dell’assessore alla cultura Simone Mangani, ha approvato l’istituzione di un Osservatorio permanente sul Macrolotto Zero “come strumento di valorizzazione della cittadinanza attiva e della partecipazione – si legge nella nota – un luogo di informazione, comunicazione, confronto, dialogo formalizzato tra il Comune, gli enti e le società partecipate, le associazioni, gli enti del terzo settore e i singoli cittadini per rafforzare la coesione sociale”. Il Comune svolgerà la funzione di coordinatore.
“L’osservatorio – spiega la nota del Comune – è la risposta positiva all’istanza presentata dal “Comitato di via Pistoiese Macrolotto Zero per la tutela del territorio”, che chiedeva la costituzione di un tavolo di osservazione permanente sul quartiere del Macrolotto Zero, area da anni oggetto di trasformazioni sia urbanistiche che socio-culturali, caratterizzata dalla presenza di numerose attività commerciali, produttive e residenziali e dalla convivenza tra persone di nazionalità e culture diverse”.
«L’istituzione dell’Osservatorio rientra per noi nel processo di trasformazione dei centri sociali in veri e propri centri civici, non solo luoghi di ospitalità per iniziative grandemente meritevoli, – commenta l’assessore Mangani – ma anche luoghi di confronto per le politiche pubbliche. Ringrazio il Comitato Macrolotto zero, per il confronto serrato anche nella dialettica delle opinioni, e ringrazio tutti i soggetti che hanno partecipato alle riunioni preparatorie».
“Tra gli obiettivi della giunta infatti rientra l’avvio di un percorso di condivisione, ascolto e partecipazione sociale e politica su tematiche specifiche e problematiche relative a determinati quartieri della città, così da creare un tavolo di osservazione e discussione permanente e di creazione condivisa di scelte politiche. Per questo già a partire dall’inizio dell’anno – continua la nota inviata ai giornali – il Comune di Prato ha avviato un confronto delle prerogative legate al Macrolotto Zero con il Comitato attraverso 4 incontri tematici e attraverso la messa a disposizione di una sala presso il Centro Sociale Alberto Bernardi di via Tintori 62, in attesa di una diversa possibile collocazione territorialmente più prossima al quartiere quale sede per le riunioni dell’Osservatorio e del Comitato”.